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ARGOVIA2,5 chili d'oro in un prato 5 anni fa, si annunciano in 2

29.06.17 - 10:45
Il termine per rivendicarne la proprietà è scaduto proprio ieri
TiPress
2,5 chili d'oro in un prato 5 anni fa, si annunciano in 2
Il termine per rivendicarne la proprietà è scaduto proprio ieri

AARAU - Cinque anni fa, due dipendenti del comune di Klingnau - villaggio argoviese al confine con la Germania - trovarono in un prato un sacco di plastica contenente 2,5 kg d'oro in lingotti. Due persone che dicono di essere i proprietari si sono nel frattempo annunciati.

Il ritrovamento «senza precedenti» - i lingotti hanno un valore di circa 100'000 franchi - risale al 28 giugno 2012 e il termine per rivendicarne la proprietà è scaduto dopo cinque anni esatti, ossia ieri. Secondo quanto ha reso noto oggi la polizia regionale del distretto di Zurzach (AG), due persone si sono annunciate nelle ultime due settimane all'ufficio regionale degli oggetti smarriti, presentandosi come i legittimi proprietari dei lingotti.

«Per questo motivo è impossibile al momento fornire qualsiasi informazione sulla restituzione dell'oro», scrive nella nota il comandante della polizia regionale René Lippuner. «Per poter decidere sull'eventuale consegna dei lingotti saranno necessarie indagini approfondite», precisa il comandante.

Nel caso non si riuscisse a risalire al legittimo proprietario, i lingotti passeranno al comune di Klingnau, secondo una perizia giuridica fatta realizzare dall'esecutivo. I due dipendenti del comune che hanno scoperto il "tesoretto" - un responsabile dell'ufficio tecnico e un apprendista - avranno allora diritto a una ricompensa pari al 10% del valore.

I lingotti, privi di punzonatura, erano avvolti nella carta velina bianca legata con del nastro adesivo. Si trovavano in un sacco di plastica, nascosto nell'erba alta vicino ad un arbusto. I due impiegati del comune li hanno trovati mentre stavano tagliando l'erba.

Su uno dei lingotti gli specialisti della polizia scientifica scoprirono un'impronta digitale che apparteneva ad un cittadino bosniaco che al momento del ritrovamento si trovava in prigione. Il Ministero pubblico argoviese aveva archiviato un procedimento penale nel 2015, dopo essere arrivato alla conclusione che non esistono prove che i lingotti d'oro siano stati rubati.
 

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