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SVIZZERA«Una vegetazione diversificata come protezione per le frane»

28.06.17 - 14:23
«Una vegetazione diversificata come protezione per le frane»

DAVOS - Una gestione adeguata dei boschi e una copertura vegetale diversificata possono fornire un contributo importante per evitare frane e smottamenti, indica uno studio compiuto dall'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

«Nell'ultimo ventennio singoli eventi hanno causato danni fino a 100 milioni di franchi mietendo addirittura delle vittime», si legge in un comunicato odierno del WSL. A causa dei cambiamenti climatici, questi eventi estremi potrebbero essere ancora più frequenti.

Nell'ambito del Programma nazionale di ricerca «Uso sostenibile della risorsa suolo» (PNR 68), condotto dal Fondo nazionale svizzero (FNS) in collaborazione con un gruppo di ricercatori del WSL e del Politecnico federale, si è cercato di spiegare come la vegetazione influisca sulla stabilità dei pendii e come migliorare la situazione a lungo termine.

I ricercatori si sono concentrati sulle misure biologiche, in particolare sulle piante e i funghi (micorrize) fondamentali per la stabilizzazione del suolo, affidandosi per la loro ricerca a una banca dati in cui sono accuratamente documentate oltre 700 frane.

Dall'indagine è emerso che «sono soprattutto boschi ricchi di specie con apparati radicali diversificati e alberi di età e dimensioni diverse a incrementare la stabilità del suolo», indica la nota.

Le micorrize fungine, che vivono in simbiosi con arbusti e alberi, possono migliorare l'effetto stabilizzante delle piante e possono essere usate durante i rimboschimenti e i ripopolamenti.

Lo studio ha inoltre mostrato che i versanti con una buona copertura vegetale e la presenza di molte radici restano molto più stabili rispetto ai pendii senza vegetazione. Risultano invece critiche le radure in pendenza oltre i venti metri di lunghezza.

Nel caso della violenta alluvione che ha colpito Sachseln (OW) nel 1997, i ricercatori hanno stimato circa 120 milioni di franchi di costi per la cura dei boschi di protezione e la prevenzione delle frane superficiali. "Se il 10-25 percento di questa somma fosse stata investita nella cura corretta delle foreste, sarebbe stato possibile evitare danni ingenti per un secolo", sottolineano gli esperti nel rapporto.

Il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica ha condotto per conto del Consiglio federale il programma nazionale di ricerca "Uso sostenibile della risorsa suolo" (PNR 68) allo scopo di raccogliere conoscenze ed elaborare strumenti di valutazione e strategie di gestione del terreno a fini decisionali. Le raccomandazioni finali del PNR 68 verranno pubblicate in diversi rapporti di sintesi a partire dal 2018.

 

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