Cerca e trova immobili

GINEVRA«Un vivaio jihadista sta nascendo in Svizzera»

28.06.17 - 10:40
A lanciare l'avvertimento è l'esperto elvetico di terrorismo presso il Geneva Centre: «La novità, è che non subiamo più un jihadismo importato»
archivio Keystone
«Un vivaio jihadista sta nascendo in Svizzera»
A lanciare l'avvertimento è l'esperto elvetico di terrorismo presso il Geneva Centre: «La novità, è che non subiamo più un jihadismo importato»

GINEVRA - «Un vivaio jihadista si sta creando in Svizzera»: a lanciare l'avvertimento è Jean-Paul Rouiller, esperto elvetico di terrorismo presso il Geneva Centre for Security Policy (GCSP), in un'intervista pubblicata oggi dalla "Tribune de Genève".

«La novità, è che non subiamo più un jihadismo importato», il jihadismo elvetico odierno «non è più esogeno, ma endogeno», «è composto di persone che sono cresciute in Svizzera», afferma il 50nne vallesano, che ha alle spalle una carriera nell'antiterrorismo dei servizi segreti svizzeri e dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol).

A suo avviso, il Paese si appresta a entrare «in un'altra dinamica», già «vissuta da altri paesi europei». Facendo riferimento ai recentissimi arresti di sospetti terroristi islamici in Romandia e ai militanti della 'guerra santa' islamica già condannati in Svizzera, Rouiller afferma: «Questi giovani condannati non resteranno venti anni in carcere. Alcuni vedranno la luce alla fine del tunnel, altri no e prepareranno il seguito».

L'esperto rileva che fino a questi ultimi anni la Svizzera era ancora considerata dai servizi di sicurezza esteri «come la coda della cometa» del terrorismo islamista, «perché gli attori si limitavano a passare da noi». Ora non è più così. «Ciò che sta cambiando - aggiunge - è che attori centrali del jihadismo sono fra noi e che hanno connessioni con l'estero. La Svizzera sta assumendo una statura differente».

Secondo i dati ufficiali 88 persone hanno lasciato la Svizzera per raggiungere una zona di combattimenti. Rouiller pensa che siano un centinaio. Calcolando che ogni jihadista può contare sull'appoggio logistico o finanziario di 5-10 persone, come amici o famigliari, a suo avviso 1000 persone potrebbero essere «implicate, da vicino o da lontano» nel jihadismo elvetico.

Secondo Rouiller, in materia di lotta al terrorismo, la Svizzera rimane «il parente povero d'Europa», nonostante la nuova legge sui servizi segreti e le misure proposte dal Consiglio federale per inasprire le norme in materia del Codice penale. A suo avviso «ci vuole una legge sul terrorismo, come in altri paesi europei».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE