Dopo aver aggredito un bambino, un roditore se l’è presa con una donna, lunedì, nelle acque del Reno
SCIAFFUSA - Un castoro sta seminando il panico a Sciaffusa. Dopo aver morso lunedì un bambino di 8 anni che stava nuotando nel Reno (vedi articolo correlato), il roditore si è ripetuto poco dopo addentando una bagnante.
Come riporta 20 Minuten, Silvia non si è accorta dell’animale, ma ha sentito un dolore acuto nella gambia. «Un dolore intenso, spaventoso», ha dichiarato la donna. Dope essere uscita dall’acqua, ha constatato una profonda ferita sotto il ginocchio. «La ferita era molto profonda, tanto da coprirmi la gamba di sangue».
Pericolo sulle rive - In un primo momento aveva creduto di essere stata ferita da qualcosa di appuntito mentre nuotava. Dopo le prime cure prestatele in un vicino chiosco, Silvia ha dovuto recarsi all’ospedale per dei punti di sutura. La ferita era larga 2 centimetri e profonda 1,5.
Solo una volta viste le foto della ferita del bambino ha fatto il parallelo con il castoro. «La lesione è esattamente la stessa, solo che la mia è nettamente più marcata». La donna vuole dunque mettere in guardia gli altri bagnanti segnalando loro la presenza di un castoro aggressivo sulle rive del Reno.
Guardiacaccia pronti ad intervenire - Gli abitanti confermano la presenza di questi roditori acquatici nella zona. «Ne ho visto uno che trasportava un ciuffo intero d’alghe», ha raccontato uno di loro, supponendo che stiano preparando il loro rifugio.
Il guardiacaccia sciaffusano Andreas Vögeli e la sua squadra si dicono pronti a intervenire se la presenza di castori venisse confermata. Questa aggressività tuttavia non lo sorprende. Quando qualche intruso si avvicina troppo alla loro casa, i castori reagiscono infatti in maniera feroce.
Posa di cartelli - La prima misura adottata dall'Ufficio cantonale di caccia e pesca è stata l'affissione di alcuni cartelli nella zona, che invitano i passanti ad evitare di fare il bagno e a non lasciare che il loro cane si immerga nell'acqua in quel punto.