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SVIZZERASe stiamo parlando di salute la generosità è nella gioventù

20.06.17 - 07:19
A causa del boom dei costi legati alla salute diventiamo sempre meno solidali con chi è malato, i giovani però fanno eccezione
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Se stiamo parlando di salute la generosità è nella gioventù
A causa del boom dei costi legati alla salute diventiamo sempre meno solidali con chi è malato, i giovani però fanno eccezione

BERNA - Per la nostra salute spendiamo sempre di più, fra casse malati, farmaci e bollette dei medici e, in futuro, sarà pure peggio. Una tendenza, questa evidenziata da un recente sudio di gfs.bern, che incide non solo sul budget degli svizzeri ma anche sulla loro... generosità.

No, non stiamo scherzando, sempre secondo la ricerca il pessimismo legato alla sfera della salute è strettamente legato alla convinzione che i prezzi aumenteranno ed è condivisa dal 91% dei 1'200 interpellati. Un aumento (considerevole) di 26 punti rispetto all'anno scorso.

L'impatto sul popolo svizzero è chiaro, più costi uguale meno solidarietà con chi è malato. Sì, va bene, ma in “soldoni” che significa? Che, in media, siamo meno propensi a volere che le casse malati coprano i costi dei trattamenti altrui. 

Unica eccezione di questa tendenza generalizzata, riporta lo studio, sarebbero i giovani. I dati parlano chiaro: contro i danni di fumo e tabacco è a favore della copertura assicurativa il 44% dei 18-29enni (contro il 36% degli over 30), per l'infertilità il 61% (52%) e il 74% per l'Aids il 74% (55%). Per il 68% di loro, inoltre, le casse malati dovrebbero contribuire pure alla prevenzione (51%).

Come mai le nuove generazioni sono meno egoiste? Stando all'autore della ricerca Urs Bieri gli under 30 utilizzano il loro reddito prevalentemente per il loro sostentamento. Quando poi si costruisce una famiglia e si fanno figli le spese, soprattutto quelle legate alla salute, prendono tutta un'altra entità. Inoltre «l'essere umano da giovane è naturalmente predisposto all'entusiasmo e alla solidarieta», spiega Bieri. Non è un caso quindi che, quando si parla di tagli, siano quelli più contrari: «Non vogliono che a rimetterci siano le categorie più svantaggiate», conclude.

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