Fra questi anche polio e rabbia, in tutto a mancare sarebbero 13 rimedi. La Confederazione: «È così in tutto il mondo»
ZURIGO - Svizzera terra di farmaceutiche e farmaci? Sì, ma però salta fuori che mancano... i vaccini. Stando a quanto riportato dal SonntagsBlick sarebbero 13 quelli irreperibili e, a rimetterci, neonati, bambini, adulti e donne in gravidanza.
A confermarlo l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (Ufae) stando al quale per avere un vaccino per rabbia o polio sarebbe necessario aspettare fino a questo autunno o, addirittura, fino al 2018. Un po' meno critica la situazione di quelli per malattie come difterite e pertosse che dovrebbero arrivare attorno a ottobre.
Una situazione critica? Non stando all'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) interpellato da 20 Minuten, i medici potranno ovviare utilizzando piuttosto i vaccini combinati. Cosa significa? Che anche se si vuole essere immunizzati, per esempio, per tre malattie alla fine lo si sarà per cinque o sei. Questo vale anche e soprattutto per l'immunizzazione primaria dei bambini.
«Questi colli di bottiglia sono senz'altro una nostra preoccupazione», spiega il portavoce dell'Ufsp Daniel Koch, confermando che questa lentezza è sistematica da anni, «e non solo per noi, ma in tutto il mondo».
Il motivo? A livello globale la domanda è aumentata in maniera importante ma a realizzare questi farmaci – fra monopoli e oligopoli – sono sempre meno aziende. Novartis, dal canto suo, nel 2015 ha rinunciato smantellando e vendendo il suo laboratorio preposto: i vaccini sono costosi, lunghi da produrre e non molto redditizi.
A rallentare ulteriormente il tutto anche il sistema svizzero che non prevede un grosso acquisto centralizzato: «Stiamo valutando se questa possa essere una possibile soluzione», conclude Koch.