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ARGOVIAAxpo deve rimandare la riattivazione di Beznau 1

16.06.17 - 20:11
La decisione è stata presa dopo i "commenti" relativi al certificato di sicurezza
Keystone
Axpo deve rimandare la riattivazione di Beznau 1
La decisione è stata presa dopo i "commenti" relativi al certificato di sicurezza

BADEN - In seguito a «osservazioni» dell'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN), la centrale atomica di Beznau dovrà ancora rimandare la messa in funzione del reattore numero 1, il più vecchio impianto commerciale al mondo.

In un comunicato diffuso oggi in serata, Axpo, gestore dell'impianto, precisa che ciò è stato deciso dopo "commenti" dell'IFSN relativi al certificato di sicurezza della cisterna sotto pressione, dove si trovano i reattori con gli elementi combustibili, fornito dall'azienda energetica a metà novembre. L'autorità di sorveglianza ha richiesto rapporti ed esami di materiale supplementari.

La rimessa in funzione - aggiunge la nota di Axpo - è ora prevista per il 31 ottobre, dato che pochi esperti e ditte specializzate sono disponibili a breve termine.

Il reattore numero 1 era stato disattivato nel marzo del 2015 per una revisione che avrebbe dovuto durare quattro mesi, dopo la scoperta di anomalie (925 fessure nella struttura di contenimento).

Come già lo scorso 16 novembre, Axpo oggi ha ribadito che in base alla perizia consegnata non ci sono riserve tecniche che impediscano la messa in funzione fino al 2030 della centrale situata a Döttingen (AG). Le irregolarità scoperte non avrebbero conseguenze rilevanti a livello di sicurezza. Il gestore dell'impianto ritiene che l'IFSN confermerà questa valutazione.

Beznau I è entrato ufficialmente in funzione il primo settembre 1969, mentre Beznau II, identico dal punto di vista della costruzione, ha iniziato a produrre elettricità nel dicembre 1971.

Il gruppo energetico Axpo ha lanciato una vasto programma di ristrutturazione delle due centrali, che dovrebbe consentire ai reattori di produrre elettricità in piena sicurezza ben al di là del 2020.
 
 

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