I più restii a usare lo spazzolino sono i più giovani. Il dentista: «Credono di avere di meglio da fare»
BERNA - Già da quando si è all’asilo la fatina dei denti ci inculca che lavare accuratamente i bianchi e delicati strumenti di cui è dotata la nostra bocca è molto importante. Non tutti gli svizzeri, però, hanno fatto tesoro di questo precoce insegnamento.
Secondo l’Indagine sulla salute in Svizzera dell’Ufficio federale di statistica, infatti, circa 120mila persone nel nostro Paese si lavano i denti meno di una volta al giorno. La maggior parte di questi pigri dello spazzolino è di età compresa fra i 15 e i 34 anni , uomini e donne ugualmente rappresentati.
Ad accorgersi di come i più giovani siano talvolta restii ad occuparsi della loro igiene orale sono anche i dentisti. «Capita che debba estrarre dei denti perché i pazienti hanno semplicemente trascurato di occuparsene e si sono presentati da me quando ormai era troppo tardi», conferma il dottor Markus Neuwirth di Berna. «A prescindere dal livello di formazione che hanno, i giovani credono talvolta di avere di meglio da fare che perdere tempo a lavarsi i denti», aggiunge.
Neuwirth nota questo atteggiamento specialmente fra coloro che sono andati a vivere da soli da poco. La società del benessere, poi, ci mette del suo: «Siccome possiamo permetterci di farci curare le carie velocemente dal dentista, alcuni reputano inutile la profilassi», valuta il medico.
La cattiva igiene orale, però, ha delle conseguenze. Innanzitutto determina un alito cattivo perché i resti di cibo iniziano a marcire fra i denti. A lungo termine, poi, causa danni ai denti che possono essere molto dolorosi. E costosi: le casse malati infatti non pagano per problemi che avrebbero potuto essere evitati con una corretta igiene orale.