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GRIGIONIImpianti di risalita: stagione invernale difficile

30.05.17 - 17:44
Nonostante cifre positive nel confronto con l'anno scorso, nel confronto con la media degli ultimi 5 anni il bilancio è tutt'altro che roseo
TiPress
Impianti di risalita: stagione invernale difficile
Nonostante cifre positive nel confronto con l'anno scorso, nel confronto con la media degli ultimi 5 anni il bilancio è tutt'altro che roseo

COIRA - Tanto sole, poche precipitazioni, temperature primaverili in anticipo e franco forte. Sono le sfide che gli impianti di risalita grigionesi si sono trovati ad affrontare per la stagione invernale anche quest'anno. Nonostante cifre positive, il bilancio non è dei migliori.

Il monitoraggio dell'associazione di categoria Bündner Bergbahnen, che comprende 23 delle 50 imprese del settore (circa il 90% del fatturato), mostra che quella che si è appena conclusa è stata «una stagione difficile», come si legge nella nota diffusa oggi.

«Le sfide del settore rimangono grandi», si legge ancora. Infatti, nonostante cifre positive nel confronto con l'anno scorso, che si era guadagnato il titolo di peggiore stagione invernale degli ultimi 15 anni, nel confronto con la media degli ultimi 5 anni il bilancio è tutt'altro che roseo.

Nel dettaglio, rispetto all'inverno 2015/2016, si è registrato un leggero aumento dei turisti (+0,5%) e un aumento del 2,7% del fatturato dei trasporti (per la prima volta dall'inverno 2012/2013). Entrambe le cifre, però, sono molto negative nel confronto con la media del settore degli ultimi 5 anni: rispettivamente -7% di turisti e -7,4% nel trasporto, cioè circa 13,5 milioni di franchi in meno.

Alla forte regressione, oltre al franco forte, che ha contribuito ad indebolire il turismo locale per il terzo anno consecutivo, concorrono anche «le capriole delle condizioni meteo». Secondo l'Istituto per lo studio della neve e delle valanghe di Davos, l'inverno 2016/2017 è stato il più povero di neve della storia.

Gli impianti di risalita si sono rallegrati per le copiose precipitazioni nevose di metà novembre, spiega il comunicato, ma la successiva fase di Föhn ha sciolto la neve in poche settimane ed è seguito un dicembre secco. L'arrivo anticipato di temperature primaverili e la Pasqua così in ritardo hanno motivato solo i più accaniti fans degli sport invernali ad intraprendere ancora gite in Grigioni.

All'inizio della stagione invernale, a fine novembre, l'associazione aveva comunicato che erano stati fatti investimenti per 100 milioni di franchi per affrontare al meglio la stagione e le sfide davanti a cui si trovano le aziende del settore. Tuttavia, si legge nella nota di oggi, «le idee innovative e le offerte aggiuntive non sono riuscite a compensare le condizioni avverse».

«Da un lato - conclude l'associazione nella nota - si tratta di ottimizzare e trovare soluzioni per abbattere i costi, dall'altro di non tralasciare innovazione e investimenti e di mantenere alti standard di qualità».

Secondo il presidente di Bündner Bergbahnen, Martin Hug, è necessario «un miglioramento delle condizioni quadro per il settore, con una riduzione delle imposte e una deregolamentazione, ad esempio. Manca da parte delle autorità e della politica - conclude Hug - la volontà di riflettere e prendersi le responsabilità di operare delle scelte».

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Chissà mai, se dovesse tornare la neve, rivedranno i prezzi al ribasso ??
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