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BERNALarve, grilli e coleotteri sulle tavole svizzere

28.04.17 - 11:05
Dal primo maggio tre specie di insetti saranno autorizzate ad essere utilizzate come derrate alimentari. I ristoratori però sembrano poco convinti
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Larve, grilli e coleotteri sulle tavole svizzere
Dal primo maggio tre specie di insetti saranno autorizzate ad essere utilizzate come derrate alimentari. I ristoratori però sembrano poco convinti

BERNA - A partire dal primo di maggio tre specie di insetti saranno autorizzate ad essere utilizzate come derrate alimentari. Si tratta del tenebrione mugnaio, o larva della farina (Tenebrio molitor), del grillo domestico (Acheta domesticus) e delle cavallette (Locusta migratoria).

La commercializzazione ad uso alimentare degli insetti per ora è limitata a queste tre specie. Inoltre questi prodotti devono provenire da allevamenti in cui vengono rispettate severe norme igieniche richieste dall'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav): possono essere immessi sul mercato solo se vengono surgelati seguendo determinate regole e dopo un trattamento per evitare contaminazioni di agenti patogeni.

«Questo ambito non è ancora molto conosciuto e manca esperienza» spiega all'ats Nicoletta Bianchi, dietologa al Servizio di endocrinologia-diabetologia e metabolismo del Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna.

Rischio allergie - Inoltre c'è da considerare il rischio di allergia. Così come acari e crostacei anche gli insetti contengono chitina, che risulta essere uno dei principali componenti dell'esoscheletro. Per il momento gli studi non sono ancora attendibili, secondo un rapporto dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare degli alimenti. Gli effetti del del consumo di chitina in grande quantità non sono ancora conosciuti.

«Gli insetti contengono anche delle sostanze antinutrizionali (sostanze presenti negli alimenti che interferiscono con l'assorbimento di altri nutrienti importanti da parte del corpo, ndr), ad esempio degli enzimi che impediscono l'assunzione della vitamina B1. Ne possono derivare delle carenze, come accaduto a diversi bambini in Nigeria» afferma Bianchi.

A livello nutritivo, gli insetti sono ricchi di proteine, ma contengono poco calcio e sodio. Tuttavia sono da considerare variazioni in funzione dell'alimentazione e della stagione.

Ristoratori poco convinti - La nuova proposta alimentare non sembra attirare per ora ristoratori, dettaglianti e analisti di mercato. Secondo un sondaggio dell'ats non ci sarà un "boom" di interesse a breve e medio termine. Per GastroSuisse la cucina con gli insetti resterà in un primo momento un mercato di nicchia, poi la posizione dei grossi fornitori sarà determinante.

«Ci sarà bisogno di tempo prima che i menù a base di insetti possano convincere la maggioranza» spiega Manuela Stockmeyer, portavoce di SV Group, attivo nella ristorazione e nel settore alberghiero con oltre 330 stabilimenti in Svizzera.

«Il potenziale è grande», afferma Urs Fanger, capo di Entomos, azienda che si prepara da sette anni alla commercializzazione di questo genere di alimenti. Secondo uno studio di mercato il 10% della popolazione svizzera sarebbe disposto a mangiare insetti. «Se queste 800'000 persone dovessero mangiarne 100 grammi all'anno, verrebbero consumate 80 tonnellate di cibo» calcola Fanger. Dovrà passare però del tempo prima che questo genere alimentare diventi comunemente accettato, come accaduto con il sushi negli ultimi decenni.

Punto critico: i costi - Il costo dei prodotti a base di insetti sembra essere un punto critico: le larve della farina dall'Unione europea costano 30 franchi al chilo, i grilli circa 120 franchi e le cavallette 160 franchi. Secondo Fanger i prodotti svizzeri sono circa tre volte più cari, ma i prezzi dovrebbero abbassarsi quando aumenterà la domanda.

A partire da lunedì, Coop proporrà i primi prodotti a base di insetti: dagli hamburger alle polpette di carne. La società basilese si affiderà alla start-up Essento che fornisce i prodotti da partner in Olanda e Belgio. «Ci aspettiamo un grande interesse sin dall'inizio», dice Christian Bärtsch, uno dei cofondatori della start-up.

Migros si è invece mostrata più cauta: «Noi seguiremo con attenzione e decideremo con il passare del tempo» indica la portavoce Monika Weibel. Attualmente è difficile prevedere se la domanda sarà grande e secondo la Handelszeitung anche Aldi, Lidl e Volg per il momento hanno deciso di rinunciare alla commercializzazione di questi prodotti.

Nel frattempo il gruppo d'interesse per degli insetti commestibili in Svizzera (IGILS), fondato nel 2015, mira a un'estensione della lista degli insetti autorizzati ad uso alimentare. Una mozione parlamentare di Claudia Friedl (PS/SG) chiede di poter utilizzare gli insetti come cibo per pesci, volatili e suini. Il parlamento non ha ancora dato il via libera poiché una tale decisione, a causa dell'accordo agricolo stipulato, deve essere coordinata con l'Unione europea.

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