Un’impresa di pompe funebri ha perso il suo processo al Tribunale cantonale. Per la giustizia tre annunci pubblicitari alla radio ogni giorno sono eccessivi
VAUD - Le imprese di pompe funebri sono sottomesse a numerose regole. Fra queste c’è il divieto di diffondere pubblicità «su larga scala e in maniera sistematica». Secondo il quotidiano romando “24 heures”, un becchino è stato bacchettato dal Tribunale cantonale vodese per i tre spot giornalieri che faceva trasmettere alla radio.
Le pompe funebri possono farsi pubblicità sulla carta stampata, ma le condizioni sono più restrittive per quanto riguarda la radio. «Contrariamente a internet o a un giornale, media che lasciano libero il lettore di non leggere un messaggio pubblicitario, la radio non permette a chi l’ascolta di sottrarsi a ciò che viene detto», hanno dichiarato i giudici.
Da tre a due volte al giorno - Secondo nostre informazioni, il becchino continuerà a farsi pubblicità tramite annunci radiofonici, ma ridurrà la loro frequenza quotidiana da tre a due sole emissioni quotidiane.