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Il sostegno elvetico verrà mantenuto anche in futuro
BERNA - La Confederazione continua ad impegnarsi nello sminamento umanitario e lo farà anche in futuro: stando al rapporto sul tema pubblicato oggi, nel 2016 in questo ambito sono stati spesi 18,9 milioni di franchi.
Il sostegno elvetico ha interessato quasi una ventina di paesi e secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) non è il caso di abbassare la guardia, alla luce dei numerosi conflitti armati, in particolare in Medio Oriente e nell'Africa subsahariana.
La Svizzera - sottolinea il DFAE - è uno dei rari paesi donatori a non aver ridotto negli ultimi anni il suo aiuto, che rimane sui 16-18 milioni all'anno. Questo sostegno verrà mantenuto anche in futuro: Berna vuole così opporsi alla tendenza mostrata da quegli stati che diminuiscono i contribuiti o che mettono in pratica gli impegni presi in modo incompleto o in ritardo.
«Su 80 paesi - ha dichiarato il capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport -, 29 sono stati completamente liberati dalle mine. La popolazione può accedere senza alcun rischio alla terra, all'acqua, alle risorse, alle condizioni base per lo sviluppo economico e sociale. 50 milioni di mine antiuomo sono state disinnescate e distrutte con l'aiuto e la cooperazione internazionale, che si sono rafforzate. Il tradizionale impegno svizzero in favore della pace continua».
