In Svizzera le banconote uscite di circolazione perdono il proprio valore dopo 20 anni. Secondo la BNS circa 1,1 miliardi di franchi mancano ancora all’appello
BERNA - Il "restyling" del franco svizzero è in corso. I nuovi 50 franchi sono entrati in circolazione lo scorso anno, e le nuove banconote da 20 franchi faranno lo stesso il prossimo 10 maggio, seguite in autunno da quelle da 10 franchi. La vecchia cartamoneta può ovviamente essere restituita in banca e scambiata con quella nuova, ma attenzione: il suo valore non dura in eterno.
Al contrario di quanto avviene in paesi come la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, e nella maggioranza degli stati europei, in Svizzera la validità delle banconote fuori corso è infatti limitata a "soli" 20 anni, ricorda oggi la Luzerner Zeitung. Questo significa che la moneta cartacea introdotta nel 1976 e ritirata nel maggio del 2000, ha tempo fino al 2020, ovvero poco più di tre anni ancora, prima di trasformarsi in comune carta priva di valore.
Secondo i dati pubblicati dalla Banca Nazionale Svizzera, alla fine dello scorso anno 2,6 miliardi di franchi erano già stati restituiti e scambiati, ma “in giro” ci sono ancora banconote per un valore pari a circa 1,1 miliardi.
Nonostante la data di scadenza però, il valore di queste banconote non scompare effettivamente nel nulla. Secondo quanto stabilito dalla Legge federale sulla Banca Nazionale Svizzera infatti, il valore in questione viene trasferito al Fondo svizzero di soccorso per danni causati dalla natura e non assicurabili.