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GINEVRALa Svizzera a favore dello scambio sistematico di prigionieri in Siria  

24.03.17 - 17:00
La Svizzera a favore dello scambio sistematico di prigionieri in Siria  

GINEVRA - Nel corso della sessione del Consiglio dei diritti umani dell'ONU, conclusosi oggi a Ginevra dopo quattro settimane, la Svizzera ha posto l'accento sulla situazione dei prigionieri nei conflitti, chiedendo in particolare il rilascio di quelli detenuti arbitrariamente e insistendo sul loro scambio sistematico in Siria.

In una nota odierna, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha sottolineato come il Consiglio dei diritti umani abbia adottato nelle due giornate conclusive oltre 40 risoluzioni.

La Svizzera si è espressa in favore della proroga del mandato della commissione d'inchiesta indipendente sulla Siria. I rappresentanti di Berna hanno anche chiesto il rilascio delle persone detenute arbitrariamente e l'insediamento di una commissione mista che permetta uno scambio sistematico di prigionieri e consenta di localizzare detenuti, persone rapite e disperse.

Anche per quanto riguarda il caso del Sudan del Sud, la Svizzera appoggia una proroga del mandato che conferisce alla commissione già esistente l'incarico di raccogliere e conservare prove nonché di accertare le responsabilità – anche in vista di un'azione penale.

La Svizzera si è anche impegnata in favore della creazione di una missione esplorativa per il Myanmar, il cui compito sarà quello di chiarire i fatti sulle presunte violazioni dei diritti umani, in particolare nello Stato del Rakhine.

Nel corso delle quattro settimane di dibattimenti la Svizzera ha ribadito le sue priorità tematiche, ovvero la prevenzione dei conflitti e l'abolizione della pena di morte. Berna si impegna infatti da tempo a rafforzare la prevenzione dei conflitti e a fare in modo che gli sforzi dell'ONU nei settori della pace, della sicurezza e dei diritti umani vengano considerati nel loro insieme.

In questo contesto - conclude il DFAE - "la Svizzera ha fatto in modo che si tenesse un dibattito di alto livello sul contributo offerto dal rispetto dei diritti umani nel garantire la pace duratura".

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