Cerca e trova immobili

ITALIA/SVIZZERA«In Svizzera sopprimono un disabile a listino prezzi. Hitler lo faceva gratis»

27.02.17 - 20:53
Così il giornalista italiano Mario Adinolfi, intervenuto sulla vicenda di Dj Fabo
«In Svizzera sopprimono un disabile a listino prezzi. Hitler lo faceva gratis»
Così il giornalista italiano Mario Adinolfi, intervenuto sulla vicenda di Dj Fabo

ROMA/ZURIGO - Dj Fabo è morto. Ora la nostra domanda è semplice: speculando su questa tragedia, che legge volete? Volete il sistema svizzero che sopprime un disabile a listino prezzi? Iniezione di pentobarbital, pratiche e funerale, diciottomila euro tutto incluso. Volete sfruttare l'onda emotiva per ottenere questa vergogna? Hitler almeno i disabili li eliminava gratis». Così sul suo profilo facebook, questa mattina, il giornalista italiano Mario Adinolfi è intervenuto sulla vicenda di Dj Fabo, il giovane italiano morto stamattina in Svizzera, dove si era recato per ottenere l'eutanasia.

Un post duro che ha suscitato una serie di reazioni indignate e che hanno probabilmente suggerito allo stesso Adinolfi di rimuoverlo.

Il post continuava così: «No signori, voi non volete davvero dare allo Stato la possibilità di costruire un sistema in cui ci sia una finta "scelta" tra curare i sofferenti con centinaia di migliaia di euro all'anno o finirli con una iniezione di pentobarbital il cui principio attivo costa 13 euro. Non la volete la legge sull'eutanasia che hanno Belgio, Olanda e Lussemburgo che nel 2001 hanno soppresso 60 persone e nel 2016 oltre 15mila e non erano 15mila Dj Fabo. Non fatevi fregare - concludeva -. Non volete l'inferno».

Dj Fabo ha scelto il suicidio assistito nella piccola struttura della Dignitas, nella zona industriale di Pfäffikon, a circa 25 chilometri da Zurigo. Per il rientro in Italia del suo corpo potrebbero servire fino a 48 ore per espletare le procedure amministrative previste dalla legge svizzera.

Fabiano è morto alle 11:40 con accanto chi amava: la sua fidanzata, la madre e tre amici. È stato lui stesso a schiacciare il pulsante che ha permesso al farmaco che ha fermato il suo cuore di arrivare in vena. Tecnicamente si tratterebbe quindi di un suicidio assistito. Ad aiutarlo è stata l'associazione Luca Coscioni, Marco Cappato lo ha accompagnato in Svizzera, pronto ad autodenunciarsi domani stesso alle autorità italiane. Lo stesso Cappato, da una stanza vicino a quella di Fabo, ha dato l'annuncio su Twitter: «Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo. Fabo è libero, la politica ha perso, deve capire che il vuoto normativo porta all'illegalità».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE