Se i pazienti chiedessero un secondo consiglio medico si risparmierebbero diversi milioni
BERNA - Medici e difensori dei diritti dei pazienti ne sono convinti. Benché non esista una statistica in merito, in Svizzera si opera troppo. Una lacuna che i chirurghi sembrano voler colmare: recentemente si sono riuniti al fine di introdurre un controllo qualità delle loro attività.
Secondo il responsabile di questo gruppo di lavoro, Luzi Rageth, il fenomeno merita di essere studiato. In Svizzera, ogni anno, vengono effettuate circa 700’000 operazioni, ognuna delle quali costa in media 10’000 franchi. Una riduzione del 10% permetterebbe quindi di risparmiare 700 milioni. Certo, non si tratta solo di una questione di costi (argomento delicato quando si parla di sanità), ma anche dei rischi che ogni operazione comporta per i pazienti. «Ecco perché questi dovrebbero sempre chiedere un secondo consiglio medico prima di finire sotto i ferri», afferma Rageth.
Oltre alla possibilità di recarsi da un altro medico, oggi esistono dei portali che forniscono questo tipo di servizio come ad esempio meinezweitmeinung.ch (in tedesco, francese o inglese). «Questi siti sono un mezzo interessante per limitare gli interventi inutili», conferma Jürg Schmidli, primario di chirurgia vascolare all’Ospedale universitario di Berna. Secondo lui, il 30% dei pazienti che chiedono un secondo parere finiscono per rinunciare all’operazione.