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ZURIGO"Verdingkinder", conseguenze psicologiche per tutta la vita

10.02.17 - 10:54
"Verdingkinder", conseguenze psicologiche per tutta la vita

ZURIGO - I cosiddetti "Verdingkinder", ossia i bambini che in passato venivano "collocati" di forza presso famiglie estranee, una volta diventati adulti continuano a soffrire di scompensi psicologici, secondo uno studio presentato da un team di ricercatori dell'Università di Zurigo.

Misure coercitive di questo tipo sono state applicate in Svizzera fino alla metà degli anni Sessanta: i bambini, in genere poveri, venivano spesso assegnati a famiglie di contadini, che non di rado li sfruttavano e li sottoponevano a soprusi.

I maltrattamenti fisici e la violenza esercitata sul piano emotivo hanno lasciato tracce che si fanno sentire ancora oggi a decenni di distanza, affermano gli autori dello studio sulla base di numerose interviste.

È risultato che un quarto del campione soffre di depressione, talora con tendenze suicide. Un altro quarto lamenta disturbi post-traumatici quali incubi o situazioni di "flashback" che fanno riaffiorare alla memoria le tragiche esperienze passate. È stato inoltre riscontrato il rischio di un'accelerata degenerazione delle capacità cognitive con l'avanzare dell'età.

Lo studio mostra che le conseguenze traumatiche si sono ribaltate anche sulle generazioni successive: molti dei "Verdingkinder" hanno detto di essere stati pessimi genitori, che hanno avuto non poche difficoltà ad intrattenere buone relazioni con i propri figli.

Nel 2013 il Consiglio federale si è scusato ufficialmente con le vittime delle "misure coercitive a scopo assistenziale", che da quest'anno potranno ricevere un risarcimento finanziario.
 
 

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