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Donne e adolescenti tra i casi più frequenti
LOSANNA - Un osservatorio sulle persone che cercano di porre fine alla propria vita. Si tratta di una nuova istituzione nata lo scorso dicembre col sostegno dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP).
L'Osservatorio romando dei tentativi di suicidio (ORTS) ha come scopo la raccolta di dati sulle persone che cercano di porre fine alla propria vita con lo scopo di adattare la prevenzione ai vari gruppi sociali.
Laurent Michaud, responsabile del progetto - che raggruppa il Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV) di Losanna e il Centro neocastellano di psichiatria (CNP) degli ospedali di Neuchâtel e La Chaux-de-Fonds - individua tra le donne e gli adolescenti i più frequenti tentativi di suicidio, rispetto alle stesse cifre legate a uomini e adulti.
I dati raccolti dall’Osservatorio romando dei tentativi di suicidio potrà basarsi su relazioni psichiatriche registrate in maniera anonima, con l’obiettivo di ottenere cifre attuali e seguirne l'evoluzione.
Secondo Michaud, i dati concernenti le persone che si suicidano in Svizzera sono piuttosto completi, mentre sono più rari quelli legati ai tentativi. Spesso le informazioni utilizzate provengono dall'estero e non sempre sono affidabili.
Gli elementi raccolti consentiranno una comparazione fra i differenti gruppi. "Sarà possibile - conclude Michaud - conoscere la frequenza dei tentativi di suicidio secondo fattori quali età, sesso e nazionalità".
