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Una nuova forma di truffa online sta allarmando da qualche giorno la Polizia cantonale sangallese
SAN GALLO - Una nuova forma di truffa online si sta diffondendo anche in Svizzera, nascosta dietro ai numerosi falsi profili che spopolano su Facebook. Come funziona? Il truffatore crea una copia di un profilo reale, invia alcune richieste d’amicizia al profilo originale chiedendo inoltre il loro numero di telefono cellulare. Numero che verrà sfruttato in seguito per addebitare, tramite PayPal, spese a nome del titolare della fattura telefonica.
Dopo essere state contattate su Facebook, e aver fornito il proprio numero, i bersagli della truffa ricevono un SMS all’interno del quale è celato un codice d’accesso. Al destinatario del messaggio viene in seguito richiesto di trasmettere questo codice al detentore del falso profilo, tramite il servizio di messaggeria istantanea di Facebook.
Così facendo, il truffatore riceve il numero ed è in grado di aprire un conto PayPal a nome della vittima, abbinandolo così al suo abbonamento di telefonia mobile. In questo modo ogni acquisto effettuato verrà addebitato direttamente alla fattura telefonica della vittima del raggiro.
Misure di sicurezza - Per proteggersi da questo genere di truffe, la Polizia cantonale sangallese ha consigliato di non dare mai seguito a richieste insolite e di non rispondere mai a SMS di provenienza sconosciuta. È inoltre fondamentale mantenere il riserbo sul proprio numero, evitando di trasmetterlo su Facebook, e limitare la visibilità della propria “lista di amici”.
