La proposta del Consigliere nazionale Portmann, che chiede un inasprimento delle sanzioni, ha ricevuto il sostegno di oltre 70 politici
ZURIGO - Il traffico nelle città svizzere si fa di giorno in giorno più intenso. Lo confermano i numeri: in alcuni momenti della giornata spostarsi da un punto all’altro diventa infatti un’impresa. Ecco perché molti preferiscono spostarsi in bicicletta. Un’alternativa sicuramente positiva per l’ambiente e la salute, ma che contribuisce a complicare il traffico della strada, riferisce il “Blick” nella sua edizione odierna.
Multe più severe - Secondo il quotidiano, sono numerosi i ciclisti che non rispettano il codice della strada. Fra le violazioni più frequenti si segnalano in particolare i sorpassi sulla linea continua, il mancato rispetto dei semafori rossi, la circolazione sui marciapiedi e fra le auto in sosta. Comportamenti questi già punibili, con sanzioni che vanno da 20 a 60 franchi, ma non in maniera sufficientemente severa, secondo una settantina di politici, che nella giornata di mercoledì hanno firmato una mozione depositata dallo zurighese Hans-Peter Portmann (PLR).
Più controlli - La richiesta del Consigliere nazionale è quella di equiparare le sanzioni dirette ai ciclisti a quelle previste per gli automobilisti. Una persona che brucia un semaforo rosso alla guida di una vettura viene sanzionata con 250 franchi, mentre per la stessa azione da parte di un ciclista ne sono previsti solo 60. «Non ho nulla contro i ciclisti. Ma l’attuale situazione è una presa in giro nei confronti della polizia», ha affermato lo zurighese, che intende battersi anche per un aumento dei controlli.
Automobilisti nel mirino - Thomas Rohrbach dell’USTRA conferma: «La polizia controlla più gli automobilisti rispetto ai ciclisti». E per quanto riguarda la differenza di trattamento tra le due categorie spiega: «Una macchina può causare molti più danni di una bicicletta. Ecco il motivo per cui le sanzioni sono diverse».
Ritiro patente ai ciclisti? «Raro ma già successo» - Il ritiro di patente ai danni di un ciclista è un caso raro, ma, come ricorda Rohrbach, è già accaduto. «La persona viene sanzionata quando è sospettata di dipendenza da alcol o droghe». Ma per Hans-Peter Portmann e gli altri 72 co-firmatari questo non basta. I parlamentari chiedono infatti che la licenza di guida venga tolta anche in caso di gravi violazioni del codice stradale.
Sviluppare strutture per le due ruote - Evi Allemann, presidente dell’Associazione Traffico e Ambiente (ATA), non condivide assolutamente la proposta di Portmann. «I ciclisti indisciplinati sono una minoranza e nuocciono alla stragrande maggioranza di utenti delle due ruote che circolano in maniera corretta». Secondo la presidente i ciclisti spesso non seguono le regole per problemi che riguardano la loro sicurezza. «Non serve a nulla punire questi comportamenti con delle multe. Per risolvere il problema bisognerebbe sviluppare un maggior numero di strutture per le due ruote» - sottolinea la consigliera nazionale socialista.