Il gigante Giallo, secondo il sindacato, falsificherebbe i numeri di rete e vendita per giustificare i tagli . Il portavoce: «Accuse assurde»
BERNA - La Posta tenta di peggiorare intenzionalmente i dati di rete e vendita per legittimare la chiusura degli uffici postali. È la tesi sostenuta oggi da Syndicom in un comunicato che analizza i risultati trimestrali - utile di 466 milioni in nove mesi - annunciati in mattinata dal gigante giallo.
Syndicom aveva già lanciato diverse volte questa accusa: la Posta truccherebbe i numeri di rete postale e vendita per giustificare i tagli in questi settori. Questo comportamento è definito nel comunicato «estremamente disonesto». Così facendo l'azienda farebbe credere alla popolazione che sia necessario procedere alla chiusura degli uffici postali esistenti.
Syndicom si aspetta che le autorità politiche mettano fine a questa pratica. Le finanze del gruppo Posta, si legge nella nota, poggiano su solide basi e sono in grado di superare le sfide future. Serve però una strategia in merito alla digitalizzazione che vada oltre i singoli progetti pilota e coinvolga i dipendenti.
Il gigante giallo deve intensificare il dialogo coi partner sociali ed estenderlo a tutti gli ambiti, ritiene il sindacato.
Contattato dall'ats, il portavoce della Posta Oliver Flüeler ha definito «assurde» queste accuse. La trasformazione della rete risponderebbe infatti all'evoluzione della società, sempre più tendente verso una digitalizzazione, e al comportamento della clientela.