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SAN GALLORimpatri forzati, anonimato per le compagnie aeree

31.10.16 - 16:33
Il TAF ha stabilito che la Segreteria di stato della migrazione non è tenuta a rendere noti i nomi delle compagnie effettuano materialmente i rimpatri dei richiedenti asilo respinti
Rimpatri forzati, anonimato per le compagnie aeree
Il TAF ha stabilito che la Segreteria di stato della migrazione non è tenuta a rendere noti i nomi delle compagnie effettuano materialmente i rimpatri dei richiedenti asilo respinti

SAN GALLO - La Segreteria di stato della migrazione (SEM) non deve rendere noti i nomi delle compagnie aeree che effettuano i rimpatri forzati dei richiedenti asilo respinti. Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha parzialmente rigettato il ricorso in materia di un giornalista del settimanale "Wochenzeitung".

I giudici sangallesi hanno motivato la decisione ritenendo che, qualora queste informazioni diventassero di dominio pubblico, le compagnie implicate potrebbero subire un danno d'immagine. Per evitare ciò, vi è la possibilità che queste siano portate a mettere fine ad accordi esistenti o a non stipularne di nuovi.

Poiché il numero di società che rimpatriano i profughi è esiguo, si correrebbe il rischio di non poter più organizzare in futuro questi voli, spiega il TAF.

L'identità di cinque di esse, che nel 2013 avevano ricevuto questo incarico dalla SEM, è già stata divulgata in una pubblicazione dell'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) nel Foglio federale.

Il TAF ritiene però che la SEM dovrebbe riconsiderare la richiesta del giornalista di poter esaminare gli accordi quadri fra la Segreteria di stato della migrazione stessa e una compagnia aerea, il cui nome era stato in seguito reso noto. Questa aveva effettuato diversi voli di rimpatrio verso l'Italia. L'ostilità della SEM nei confronti di tale rivendicazione potrebbe infatti essere interpretata come una volontà di mantenere segreti aspetti legati alla pratica dei rinvii, sostengono i giudici del TAF.

La sentenza può ancora essere oggetto di un ricorso al Tribunale federale.

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