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BERNA - L'operatore via cavo UPC, i rappresentanti del personale e il sindacato dei media e della comunicazione Syndicom hanno raggiunto un accordo per un contratto collettivo di lavoro (CCL) a beneficio dei dipendenti dell'azienda in Svizzera.
La nuova intesa, che entrerà in vigore il primo gennaio, consente di fissare saldamente le condizioni vigenti e contemporaneamente di introdurre importanti miglioramenti, spiegano le parti in un comunicato. Il CCL garantisce il coinvolgimento dei collaboratori negli iter decisionali. Il congedo maternità viene prorogato di tre settimane e il congedo paternità raddoppiato a 10 giorni. Viene inoltre stabilito un salario annuale minimo.
L'accordo dimostra come a UPC stia particolarmente a cuore instaurare un clima di partenariato sociale, afferma il CEO Eric Tveter, citato nella nota. Anche Giorgio Pardini di Syndicom è soddisfatto: il sindacato si dice convinto che il CCL produrrà effetti positivi anche su altre aziende dello stesso settore.
