I giovani, abituati alle scarpe da ginnastica, faticano ad adattarsi agli scarponi da combattimento: nel 2020 arriverà il nuovo modello
BERNA - I giovani d’oggi appartengono alla generazione sneaker, passano tutte le giornate indossando scarpe da ginnastica e simili. Non sono abituati, come accadeva qualche decennio fa, a scarponi alti e robusti con la suola dura. Questo è un problema non da poco per il servizio militare. A scuola reclute, infatti, i soldati devono indossare già dal primo giorno gli scarponi da combattimento e finiscono per procurarsi sempre più spesso degli infortuni.
Tendine d’Achille - Non esistono dei dati ufficiali riguardanti le reclute che hanno sofferto di problemi di questo tipo, ma negli ambienti militari se ne parla molto: le infiammazioni e le tendiniti sono aumentate, particolarmente colpito sarebbe il tendine d’Achille.
Fuori forma - Serve quindi una soluzione in tempi brevi. Lo studio del 2013 Progress, fatto dall’Ufficio federale dello sport per conto delle forze armate, mostra che il rischio di lesioni nell’esercito può essere abbassato. Tra le misure proposte, alcune si rivolgono proprio ai rischi per i piedi. Un progetto pilota della Scuola reclute fanteria 5 ha messo in campo proprio queste misure, conferma Caspar Zimmermann, portavoce della Base logistica dell’Esercito. Il nuovo sistema consiste in un aumento progressivo del carico: «Le analisi mostrano che il servizio militare richiede una costituzione fisica robusta, che molti non hanno all’inizio della scuola reclute».
Marce corte, sacco leggero - Nella Scuola reclute di fanteria 5, quando è stato possibile, le marce all’inizio del corso sono state accorciate e il peso dei sacchi diminuito. Ma le concessioni non finiscono qui, anche le regole per le calzature sono meno rigide: «Durante le prime settimane, negli spostamenti in piazza d’armi l’andata è fatta con gli scarponi, mentre il ritorno in scarpe da ginnastica, o viceversa».
Scarponi moderni - Questa procedura di acclimatamento è importante anche vista la forma degli scarponi da combattimento: «Sono stati introdotti nel 1990, ma si basano su un modello del 1950», spiega Zimmermann. Gli scarponi, quindi, soddisfano solo in parte i requisiti di una calzatura moderna. È proprio per questo che l’esercito vuole introdurre un nuovo modello, ma ci vuole del tempo. Zimmermann: «Attualmente vi sono dei progetti pilota con i nuovi scarponi, l’introduzione è prevista per il 2020».