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SVIZZERAPrezzo medicinali: assicuratori vogliono riesame annuale

06.10.16 - 12:54
Per l'industria farmaceutica bisogna considerare anche il potere d'acquisto svizzero
Tipress
Prezzo medicinali: assicuratori vogliono riesame annuale
Per l'industria farmaceutica bisogna considerare anche il potere d'acquisto svizzero

BERNA - Per gli assicuratori malattia il prezzo dei medicinali va rivisto ogni anno invece che ogni tre; per l'industria farmaceutica bisogna considerare anche il potere d'acquisto svizzero: sono alcune risposte alla procedura di consultazione conclusa oggi sul progetto del Consiglio federale per abbassare il costo dei medicinali.

Lo scorso dicembre il Tribunale federale ha stabilito che l'esame dei prezzi dei medicinali rimborsati dalle casse malati non può basarsi solo sul costo dei preparati all'estero, ma che deve tener conto anche del rapporto costi-benefici.

Berna ha dovuto adattare le relative ordinanze. Secondo il ministro della sanità Alain Berset la valutazione dell'efficacia terapeutica e il confronto con l'estero avranno un peso uguale.

Il Consiglio federale ha quindi colto l'occasione per proporre nuove misure per abbassare il costo dei prodotti generici e per regolamentare il rimborso di farmaci in casi speciali. L'esecutivo si aspetta un risparmio di 260 milioni di franchi nei prossimi tre anni.

Secondo santésuisse "occorrono indicazioni chiare" per il nuovo strumento di paragone di prezzi. L'associazione degli assicuratori malattia propone che il costo dei farmaci all'estero abbia un peso maggiore (l'80%) rispetto al rapporto prezzo-efficacia dei medicinali (20%).

Santésuisse e una seconda associazione di assicuratori, Curafutura, affermano poi che un riesame annuale dei costi farmaceutici, invece di ogni tre come ora, offe un notevole potenziale di risparmi: premetterebbe di reagire più rapidamente alle diminuzioni di prezzi e alle variazioni dei tassi di cambio. Le due organizzazioni chiedono inoltre un diritto di ricorso contro le decisioni dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) qualora i prezzi fissati da quest'ultimo fossero ritenuti troppo elevati o ingiustificati.

Il settore farmaceutico è invece in linea di massima contento degli adattamenti del Consiglio federale e che la revisione di prezzi avvenga ogni tre anni. L'Associazione delle imprese farmaceutiche in Svizzera (Vips) e Interpharma, che raggruppa le aziende del settore che praticano ricerca, chiedono però che Berna tenga conto anche della parità di potere d'acquisto nello stabilire il prezzo dei medicinali.

L'industria del settore critica poi il cosiddetto "confronto terapeutico trasversale", con preparati che possono essere impiegati per il trattamento della stessa malattia: si tratterebbe di una nuova definizione della base di paragone che crea insicurezza giuridica.

Con l'adattamento delle varie ordinanze, il Consiglio federale intende abbassare in particolare il prezzo dei generici, che nei paesi europei di riferimento costano in media fino al 50% in meno che in Svizzera. L'idea di base è che tanto più ampio è il giro d'affari del preparato originale, tanto più grande dovrà essere la differenza di prezzo con il generico. Concretamente, la differenza di costo invece di essere solo del 10% dovrebbe variare dal 20 al 70%.

La proposta evidentemente non piace ai fabbricanti del settore, secondo i quali per alcuni fornitori non sarà più possibile accedere al mercato. E in tal modo calerà l'approvvigionamento in farmaci a buon mercato, con conseguenze a lungo termine sui risparmi.

Invece per gli assicuratori malattia le misure proposte non bastano, vista la differenza con i prezzi all'estero.

D'altro canto, l'esecutivo federale intende adattare le condizioni di rimborso per un preparato che non figura nell'Elenco delle specialità (ES) rimborsate dall'assicurazione di base o quando esso è utilizzo per un'indicazione diversa da quella prevista o non è omologato da Swissmedic.

Lo scopo è di accelerare la decisione della cassa malattia, che dovrà essere presa in al massimo due settimane in modo da garantire una risposta rapida al paziente. L'assicuratore potrà continuare a stabilire a che prezzo verrà rimborsato il farmaco, ma - è la novità - sarà di principio il prezzo effettivo per i medicamenti importati. Per i farmaci usati per un'indicazione diversa da quella prevista sarà rimborsato al massimo il 90% del prezzo figurante nell'ES.

Casse malattia e industriali farmaceutici sono comunque d'accordo che occorra creare un apposito ufficio di conciliazione per i casi controversi. "Non è possibile che al paziente sia vietato l'accesso ad una importante terapia urgente solo perché il fornitore o l'assicuratore non riescono a mettersi d'accordo sul prezzo", scrive Curafutura.

 

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COMMENTI
 

cerea 7 anni fa su tio
Ma siamo fuori di testa. In USA purtroppo ho dovuto comperare dell'Ibuprofene e nel barattolo da pochi dollari c'erano 100 pastiglie da 200 mg, provate a comprare lo stesso medicamento in CH. Ora, non mi risulta che in USA abbiano un potere d'acquisto da terzo mondo, per inciso ero a San Francisco...

elvicity 7 anni fa su tio
il potere di acquisto oramai è arrivato alle stalle !!! comunque vendetele pure a peso d'oro le vostre pastiglie .. a me non servono

moonie 7 anni fa su tio
Risposta a elvicity
quella del potere d'acquisto è una fregnaccia fuori misura, sicuramente tenuta bella zio in linea teorica altrimenti non ci troveremo in canton ticino a guadagnare nettamente di meno e a pagare premi nettamente più altri rispetto al resto della svizzera.
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