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SOLETTAGiornata mondiale del Primo Soccorso

08.09.16 - 17:38
Giornata mondiale del Primo Soccorso

OLTEN - Oltre un quarto della popolazione mondiale ha meno di quindici anni. Si stima che nel 2050 questo gruppo di età comprenderà in totale 2,6 miliardi di persone. Eppure, proprio nelle situazioni di emergenza, sono tra i più deboli e vulnerabili e necessitano di sostegno e aiuto specifici. I bambini sono anche in grado di fornire direttamente i primi soccorsi in modo efficace se sanno come bisogna comportarsi in caso di emergenza. Per questo l'argomento della Giornata internazionale dei Primi soccorsi 2016 è: «Primi soccorsi per i bambini e da parte di bambini».

Ogni anno, in tutto il mondo, circa quindici milioni di persone vengono formate dalla Croce Rossa e dalle organizzazioni di salvataggio della Croce Rossa sul tema dei primi soccorsi. Nella maggior parte dei casi si tratta di adulti, ma sempre più spesso anche bambini e giovani vengono formati nel campo dei primi soccorsi tramite programmi specifici svolti ad esempio nelle scuole oppure nell'ambito di attività per il tempo libero. Avendo la maggior parte dei bambini meno inibizioni riguardo al contatto fisico ed essendo naturalmente portati ad aiutare gli altri, partecipano ai corsi con entusiasmo. Sapere di poter salvare vite umane li riempie di orgoglio. La formazione e il confronto con il tema dei "Primi soccorsi" non solo mettono in grado i bambini e i giovani di agire correttamente in caso d'emergenza, ma rafforzano anche le loro competenze sociali, favorendone il senso di responsabilità e autoconsapevolezza.

Il 10 settembre 2016, questʼanno Giornata internazionale dei Primi soccorsi, le organizzazioni di salvataggio della Croce Rossa Svizzera esortano la popolazione a coinvolgere maggiormente i bambini, spiegando loro perché e soprattutto come si prestano i primi soccorsi. Possibilità in questo senso ne esistono molte. Alcune delle organizzazioni di salvataggio della Croce Rossa dispongono ad esempio di propri gruppi giovanili oppure offrono progetti nelle scuole o per particolari attività del tempo libero.

Le sezioni della Società Svizzera di Salvataggio (SSS) hanno adeguato molti dei propri moduli formativi nel campo del salvataggio in acqua e della prevenzione alle esigenze di bambini e giovani. A tale scopo, nellʼambito della campagna di prevenzione a livello nazionale «Acqua, amica mia», nuotatori di salvataggio appositamente formati visitano le scuole dellʼinfanzia di tutta la Svizzera, per trasmettere ai bambini il più presto possibile un rapporto corretto con l'acqua. In tale contesto i bambini imparano anche a conoscere i principali mezzi di salvataggio per aiutare le persone in situazioni di emergenza. Tuttavia è importante che i bambini vengano sempre accompagnati in acqua, in quanto autonomamente non sono in grado di proteggersi del tutto. Con l'integrazione nel piano di studi 21 della prevenzione degli incidenti in acqua e delle abilità di autosalvataggio e di salvataggio di altre persone, la SSS desidera fornire impulsi sulle tematiche del «salvataggio» e del «prestare i primi soccorsi» anche nell'interfaccia scuola, supportando il corpo insegnante nella comunicazione dei contenuti mediante documentazioni e piani didattici.

Le sezioni samaritane e quelle delle truppe sanitarie offrono in tutta la Svizzera corsi soccorritori e corsi di primi soccorsi aperti anche ai più giovani. Inoltre, la Federazione svizzera dei samaritani (FSS), in collaborazione con la Guardia aerea svizzera di soccorso Rega è presente nelle scuole del 2° e 3° ciclo con il progetto «Samaritani scolastici - le alunne e gli alunni imparano i primi soccorsi». La Società Svizzera delle Truppe Sanitarie (SSTS) organizza annualmente un campo di formazione e vacanza (AULA), mentre la Società svizzera per cani da ricerca e da salvataggio (REDOG) organizza dimostrazioni con cani da salvataggio per i bambini, contribuendo così a una migliore comprensione delle problematiche connesse alle persone disperse.

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