Cerca e trova immobili

SVIZZERAAmara Svizzera, meno miele prodotto

04.08.16 - 10:49
Le cattive condizioni meteorologiche del periodo primaverile ed estivo avranno un impatto sulla produzione annuale. Sotto controllo la minaccia portata dall'acaro Varroa destructor
Amara Svizzera, meno miele prodotto
Le cattive condizioni meteorologiche del periodo primaverile ed estivo avranno un impatto sulla produzione annuale. Sotto controllo la minaccia portata dall'acaro Varroa destructor

BERNA - Gli apicoltori svizzeri hanno sotto controllo la minaccia dell'acaro Varroa destructor: la metà di loro non ha perso neppure una colonia di api lo scorso inverno. Tuttavia le cattive condizioni meteorologiche del periodo primaverile ed estivo avranno un impatto sulla produzione di miele.

La stagione delle api non è ancora terminata ma gli apicoltori sanno già che darà meno miele. Le basse temperature non ostacolano solo le api, nel volo e nella raccolta di polline, ma influiscono anche sulle piante, che producono meno nettare.

Secondo i primi dati disponibili, la quantità di miele prodotto sarà sotto la media, ha riferito all'ats Jean-Daniel Charrière, responsabile del Centro di ricerche apicole (CRA) di Agroscope. Se in certe regioni vi sono stati buoni risultati in altre, come nel canton Berna, alcuni apicoltori non hanno quasi alcun miele da raccogliere, ha precisato Mathias Götti, dell'Associazione degli amici delle api svizzero tedeschi e romanci (VDRB).

Efficiente battaglia contro la Varroa - Una buona notizia giunge invece nella lotta alla Varroa destructor. La guerra contro l'acaro, che è la principale causa delle perdite nelle colonie durante l'inverno, dà i suoi frutti: solo il 10% delle api non ha superato la stagione fredda.

È quanto emerge da un sondaggio svolto su internet presso oltre 1'000 apicoltori. Quasi la metà dei partecipanti sostiene di non aver subito alcuna perdita, informa un comunicato di Agroscope e VDRB. Nell'80% dei casi in cui sono morte delle api le perdite non superano il 15%. Negli ultimi quattro anni, le perdite non superano il 20%.

Tra le misure che hanno maggiormente contribuito a questo ottimo risultato vi è la formazione continua, di cui hanno approfittato molti apicoltori. È importante, ha sottolineato Götti, perché si tratta di un tipo di coltura complessa, e con una pratica scorretta si rischia di trasmettere i parassiti ad altre colonie.

In Svizzera, il problema degli apicoltori senza formazione non è particolarmente presente, ha precisato Götti. Nonostante ciò gli amici delle api chiedono alla politica d'introdurre una formazione di base obbligatoria.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE