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Un workshop di fotografia a tema “nudo e natura” è stato interrotto dalla polizia: «Qualcuno aveva segnalato che stavamo girando un film a luci rosse»
BASILEA - Markus Bieber, fotografo di professione, aveva organizzato un workshop di fotografia di nudi in un boschetto del basilese non lontano dal paesino di Kichberg (da non confondere con l'omonimo comune sul lago di Zurigo). A partecipare al seminario, oltre alla modella Moni, sei appassionati di fotografia equipaggiati di tutto punto. «Abbiamo scelto un posto volutamente appartato e che conoscono in pochissimi, me l'ha consigliato un'amica anche lei fotografa».
Discosto, sì, ma non troppo. Stando a quanto raccontato a 20 Minuten da Bieber nei pressi della pozza d'acqua sarebbero capitate tre famiglie. «La prima, che aveva con se un bambino di un annetto, non si è minimamente preoccupata della modella ed è passata salutando con un altra famiglia, che aveva un bambino più grandicello di circa 10 anni, abbiamo dovuto farla rivestire». Moni ha quindi dovuto indossare un accappatoio rosso mentre i tre aspettavano con in un sentiero di proseguire la loro escursione.
A giornata inoltrata e con già una discreta quantità di fotografie “in cascina” ecco arrivare una coppia di agenti della Cantonale. «Qualcuno ha segnalato alla polizia che stavamo girando un film porno», spiega Bieber. Dalla pozza alla strada soprastante ci sono circa 30 metri in linea d'aria, senza contare la vegetazione ovunque: «Se si guarda giù ci sono foglie e rami ovunque, come hanno fatto a vedere qualcosa di più di uno scorcio di pelle nuda? Mi chiedo che problema ci sia, se c'era qualcosa che non andava o li turbava potevano semplicemente dircelo», commenta il fotografo. Già perché, come confermato anche dalla polizia, il workshop non ha infanto nessuna legge.
