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ZURIGO«Più posti in piedi e abolire la prima classe»

07.07.16 - 19:11
Gli oppositori del «mobility pricing» hanno idee alternative per risolvere il problema di strade e treni affollati. L'analisi di uno specialista
«Più posti in piedi e abolire la prima classe»
Gli oppositori del «mobility pricing» hanno idee alternative per risolvere il problema di strade e treni affollati. L'analisi di uno specialista

ZURIGO - Il progetto sul cosiddetto «mobility pricing», presentato la scorsa settimana dalla ministra dei Trasporti Doris Leuthard, è bersaglio di critiche a 360 gradi. Di conseguenza stanno emergendo numerose proposte alternative a questo sistema, che vorrebbe determinare i costi in base al percorso e all'orario degli spostamenti. Rolf Steinegger, esperto dell'Alta scuola di scienze applicate di Zurigo, ha analizzato la questione da vicino.

Posti in piedi - «Dobbiamo dimenticare l'idea che tutti debbano necessariamente sedersi» sostiene Hans-Ulrich Bigler, direttore dell'Unione svizzera delle arti e mestieri. Il fatto che i passeggeri viaggino principalmente in piedi, come accade nelle metropolitane, è una soluzione possibile nel traffico regionale. «Per un tragitto di quindici minuti mi sembra accettabile» ha affermato Steinegger, sottolineando però l'impossibilità di implementare un sistema di questo tipo su tratte come quella fra Berna e Zurigo.

Abolire la prima classe - Una proposta proveniente dai giovani socialisti è invece quella di abolire i vagoni di lusso, utilizzando lo spazio in favore dei pendolari comuni. Una soluzione che Steinegger reputa poco utile in quanto lo «spazio guadagnato sarebbe poco». Bisogna inoltre considerare il danno finanziario, in quanto le aziende di trasporto «perderebbero un argomento di peso nei confronti dei viaggiatori che desiderano viaggiare comodamente».

Treni più lunghi e più spesso - L'aumento della lunghezza e della frequenza dei treni potrebbe sembrare una delle soluzioni più logiche e di facile realizzazione, ma l'esperto le ritiene entrambi difficilmente percorribili. «Sulle assi principali è già possibile far circolare convogli lunghi fino a 400 metri. Treni più lunghi farebbero "esplodere le città"». Inoltre bisogna considerare che due convogli necessitano di una certa distanza di sicurezza fra loro, in termini temporali.

E l'immigrazione? - Ridurre l'immigrazione per ridurre il traffico? Secondo l'UDC sarebbe di certo una soluzione, ma Steinegger non è di questo avviso. «Sono soprattutto i cittadini svizzeri a muoversi maggiormente» ha affermato, sottolineando che la questione è principalmente un «problema da ricchi», nel senso che «più il reddito di una persona è elevato, più questa tende a spostarsi».

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