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ZURIGO«Chi vuole bene ai propri genitori, dà loro dei soldi»

24.06.16 - 09:44
Per molti secondos è normale sostenere finanziariamente i genitori. Si tratta di una questione di rispetto
«Chi vuole bene ai propri genitori, dà loro dei soldi»
Per molti secondos è normale sostenere finanziariamente i genitori. Si tratta di una questione di rispetto

ZURIGO - Granit e Taulant Xhaka e Haris Seferovic sono usciti dal nido già da un pezzo. Tuttavia una parte dello stipendio che il calcio procura loro viene dato ai genitori, lo hanno rivelato in questi giorni alla stampa. Si tratta di una questione abituale anche per altri giovani con un passato migratorio.

«Spedisco circa il 20% del mio stipendio a mia madre in Ungheria», afferma Györgyi Sutto, impiegato trentottenne. Già quando suo padre era ancora in vita, ha sempre contribuito al sostentamento della famiglia. «Chiunque abbia rispetto per i propri genitori e chiunque li ami, si comporta così». Per la madre si tratta di un reddito supplementare. «Li usa per qualche extra, come vestiti o vacanze». Anche il meccanico Robert Gjergjaj, 24 anni, cede ai genitori il 30% dei suoi 5500 franchi mensili. Il motivo? Anche lui parla di rispetto. In Svizzera tedesca il dibattito si è fatto molto vivo, tra chi la ritiene una cosa del tutto normale e chi lo concepirebbe solo in caso di emergenza.

L’esperto di migrazione Riza Demaj afferma: «I secondos sostengono finanziariamente i genitori in misura maggiore rispetto agli svizzeri senza una storia di migrazione». Le motivazioni sono quelle già sentite: il rispetto e la gratitudine per il sostegno ottenuto in gioventù. Un altro ricercatore, Ivica Petrusic, spiega: «I genitori dei secondos appartengono alla prima ondata di immigrazione dai paesi della ex Jugoslavia. Spesso sono arrivati in Svizzera con pochi soldi e hanno faticato per mantenere la famiglia». Ecco quindi che i figli provano un senso di responsabilità.

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