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VAUDVia Sicura, il Tribunale federale modifica le sanzioni

22.06.16 - 15:27
L'esistenza di un comportamento intenzionale potrebbe essere esclusa in determinati circostanze
Via Sicura, il Tribunale federale modifica le sanzioni
L'esistenza di un comportamento intenzionale potrebbe essere esclusa in determinati circostanze

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) modifica la propria giurisprudenza in merito alle sanzioni inflitte in base a Via Sicura agli automobilisti che superano di gran lunga la velocità consentita. L'esistenza di un comportamento intenzionale potrebbe essere esclusa in determinati circostanze.

Le disposizioni introdotte nel 2013 nella legge sulla circolazione stradale puniscono in modo più severo i conducenti che circolano ad oltre 100 km/h in località dove la velocità è limitata a 50 km/h, ad oltre 140 km/h sui tratti limitati a 80 km/h e coloro che circolano a più di 160 km/h in zone limitate a 100 km/h. La sanzione prevista dal profilo penale è costituita da una pena privativa di libertà di un anno al minimo, mentre la licenza di condurre è ritirata per almeno due anni.

Nel quadro di una prima sentenza resa nel 2014, il TF aveva ritenuto che queste sanzioni dovessero essere applicate in modo automatico, senza lasciare alla giustizia un margine di manovra che le consenta di valutare i casi particolari. Molto criticato per il suo modo di vedere, il TF apre ora uno spiraglio.

I magistrati che esamineranno gli eccessi di velocità in causa potranno, in determinate circostanze, escludere un comportamento intenzionale da parte del conducente. Dopo aver consultato gli specialisti del diritto della circolazione stradale, i giudici federali citano quale esempio un limite di velocità poco verosimile sul tratto sul quale è stata constatata l'infrazione, o una disfunzione tecnica del veicolo (dei freni o del regolatore della velocità).

I giudici losannesi non hanno però intravisto simili circostanze nel caso sottoposto al loro giudizio, che riguardava un automobilista punito per aver viaggiato a 110 km/h alla periferia di Ginevra, in un tratto dove la velocità è limitata a 50 km/h. Il conducente ha sostenuto invano di non aver visto il cartello di limitazione della velocità.

Circolando a simile velocità sul tratto in questione, l'automobilista ha accettato di assumere il rischio di provocare un incidente con gravi conseguenze, sottolineano i giudici. Il TF ha dunque confermato la sentenza della giustizia ginevrina, che ha inflitto al conducente un anno di carcere con la sospensione condizionale per due anni.

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