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GINEVRASequestrata ingiustamente, «Djoya» ha potuto fare ritorno dal suo padrone

30.05.16 - 06:08
La femmina di pastore tedesco, su decisione dell'ufficio del veterinario cantonale, era stata "sottratta" al suo padrone, sospettato di maltrattamento
foto 20 Minutes
Sequestrata ingiustamente, «Djoya» ha potuto fare ritorno dal suo padrone
La femmina di pastore tedesco, su decisione dell'ufficio del veterinario cantonale, era stata "sottratta" al suo padrone, sospettato di maltrattamento

GINEVRA - «Se sono felice? Moltissimo!» Giovedì scorso John* ha ricevuto una bellissima notizia. Il canile lo ha informato che poteva andare a riprendere il proprio cane, sequstrato la settimana precedente dall'ufficio del veterinario cantonale. Quest'ultimo era infatti intervenuto sul posto di lavoro dell'uomo, a Carouge, dove la direzione aveva fatto costruire un recinto dove l'uomo poteva lasciare il cane durante i propri turni di lavoro. Durante un fine settimana di metà maggio però, l'uomo aveva dovuto lasciare il cane presso il posto di lavoro per motivi personali, ed è a questo punto che l'ufficio cantonale è intervenuto, sospettando maltrattamenti nei confronti del cane.

«Non appena mi ha visto arrivare, è stato impossibile trattenere Djoya. Come hanno aperto la sua gabbia mi è saltata addosso!», ha raccontato con grande entusiasmo John, visibilmente emozionato nell'aver ritrovato il suo pastore tedesco. Il suo avvocato, Timothée Bauer, ha confermato l'avvenuta restituzione dell'animale e attende solamente la comunicazione ufficiale del veterinario cantonale.

L'avvocato ha inoltre sostenuto che il cane, in quanto «acquistato, registrato e domiciliato, con il suo padrone, in Francia» non poteva essere soggetto alla legge svizzera sulla protezione degli animali.»

*nome fittizio

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