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BERNA«Sì alla caccia al lupo»

27.05.16 - 11:06
Decisione storia quella della Commissione dell’Ambiente del Consiglio nazionale
«Sì alla caccia al lupo»
Decisione storia quella della Commissione dell’Ambiente del Consiglio nazionale

BERNA - La Commissione dell’Ambiente del Consiglio nazionale (CAPTE-N) raccomanda di non più considerare il lupo un animale strettamente protetto e chiede di poterlo cacciare.

«Questo - sottolinea l'Associazione svizzera per un territorio senza grandi predatori - dimostra che la visione del Consiglio federale sul tema grandi predatori non è da tutti condivisa. Invece di realizzare per gli allevatori misure di protezione costose e inutili, il governo federale deve finalmente mettere in applicazione la mozione Fournier, che chiede di rinegoziare la Convenzione di Berna sulla diversità biologica».

La Commissione dell’Ambiente del nazionale (CAPTE-N) si è allineata alla precedente decisione che aveva preso nei mesi scorsi la Commissione del Consiglio agli Stati (CAPTE-S), a proposito della problematica di gestione della protezione del lupo. Tutte e due le Commissioni delle Camere hanno accettato le proposte presentate (mozione Rieder – iniziativa cantonale vallesana “Lupo, la festa è finita”) che chiedono che il lupo possa essere cacciato.

«Queste decisioni sono in controtendenza all’attuale politica della Confederazione. Rappresentano pure un’importante tappa nella messa in discussione del concetto nazionale lupo – lince, che prevede misure e azioni che sono spesso costose e inefficaci», sottolinea l'Associazione che domanda alla Confederazione di sospendere questi concetti e di lasciare ai Cantoni la responsabilità di decidere in quali regioni si ritiene adeguata la presenza del lupo. «È auspicabile che i Cantoni alpini stabiliscano un piano strategico condiviso con definiti gli spazi ove l’allevamento di piccoli ruminanti (pecore, capre in particolar modo), il turismo e la gestione attiva del paesaggio sono prioritari».

 

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