I promotori: «Vogliamo andare a colpire chi è un pirata della strada a tutti gli effetti»
LUGANO - Il programma d’intervento Via sicura è troppo severo? Lo scorso 3 maggio è stata ufficialmente lanciata l’iniziativa popolare denominata “Stop agli eccessi di Via sicura”, che si schiera soprattutto contro la schematizzazione delle pene. I promotori, rappresentati dall’Associazione stop agli abusi di Via sicura (Asavs), chiede quindi l’introduzione del margine d’apprezzamento e la riformulazione delle pene per gli eccessi di velocità. Ma queste sono richieste che non hanno mancato di suscitare perplessità e indignazione, in particolare online. Benjiamin Albertalli, membro ticinese del comitato promotore, assicura: «Noi vogliamo che venga penalizzato chi è un pirata della strada a tutti gli effetti».
Sulle strade elvetiche gli incidenti mortali sono comunque in diminuzione.
«È vero, ma non si tratta di un trend da ricondurre al programma d’intervento Via sicura. La tendenza positiva si registra già dagli anni Ottanta. Ed è dovuta soprattutto al miglioramento dell’infrastruttura stradale e dei veicoli. Se prendiamo d’esempio la Germania, i mortali iniziarono a diminuire negli anni Settanta: nel 1973 è stato introdotto l’obbligo delle cinture, nel 1976 sono arrivate sul mercato le prime auto con Abs, nel 1983 le prime con airbag… e la tecnologia ha fatto ulteriori passi».
Ma online c’è comunque chi dice che se si rispettano i limiti, non si ha nulla da temere.
«Dalla sua introduzione, Via sicura ha colpito soltanto il 5% dei criminali della strada che hanno provocato un incidente mortale con un comportamento spericolato. Il problema è che ora tutti i cittadini rischiano una pena detentiva e il ritiro della patente per due anni, indipendentemente dalle circostanze. Chi alle tre di notte circola a 201 chilometri all’ora in autostrada viene punito con la medesima pena inflitta a chi supera i 100 chilometri orari a mezzogiorno sul lungolago di Lugano. Si tratta di due situazioni diverse. E non c’è nemmeno proporzione con altri reati di ordine pubblico: per lo stupro sono previste pene meno severe».
In autostrada di notte o sul lungolago di giorno: c’è effettivamente una differenza?
«Se prendiamo la statistica 2011 dei mortali in Germania, dove su metà della rete autostradale non c’è alcun limite di velocità, constatiamo che quasi il 90% degli incidenti è avvenuto su strade urbane ed extraurbane. Solo l’11% è avvenuto in autostrada».
Lo scorso 3 maggio la raccolta firme per l’iniziativa è partita a livello nazionale. Entro 18 mesi, il comitato promotore dovrà raggiungere le 100’000 firme.