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TICINOTroppe telefonate moleste: da 250 a 600 entro fine 2016

15.06.17 - 10:04
I dati raccolti dall'associazione consumatori fra gennaio e aprile alludono a un incremento che potrebbe superare il 100%
Troppe telefonate moleste: da 250 a 600 entro fine 2016
I dati raccolti dall'associazione consumatori fra gennaio e aprile alludono a un incremento che potrebbe superare il 100%

LUGANO - Ti lusingano con sconti sulle casse malati, abbonamenti e tariffe telefoniche più convenienti: argomenti preferiti dagli scocciatori che ti sorprendono al telefono di casa sull'ora di cena o al cellulare mentre magari invece sei al volante. Con frequenza sempre maggiore, e modi sempre più subdoli: aggirando la legge sulla concorrenza sleale e il divieto di importunare chi, con un asterisco sull'elenco, ha scelto di tutelarsi dalle chiamate moleste.

Almeno 5mila in Svizzera - Che invece crescono, ovunque e di qualsiasi tipo. Quelle a presunti fini commerciali, lo scorso anno, sono state «almeno 5mila in tutto il Paese», stima Laura Regazzoni Meli, segretaria generale dell'associazione consumatori Svizzera italiana: un migliaio in più delle 4mila registrate un paio d'anni prima.

Verso le due chiamate al giorno - Ma sono i dati ticinesi a impressionare. Se dal 2014 al 2015 l'incremento è stato superiore al 10%, con 250 segnalazioni all'Acsi invece di 220, le lamentele giunte sul sito nei primi quattro mesi dell'anno sono già 450, fra le 120 rispettivamente di gennaio e febbraio, le 100 di marzo e 110 di aprile. Calcolata una percentuale del 30% di telefonate a fini promozionali fra quelle genericamente indesiderate, secondo quanto accaduto in passato, e moltiplicato il numero per i tre quadrimestri, significa che potenzialmente, entro la fine del 2016, si arriverà a 600. Cioè ben oltre il doppio, sulla carta almeno: e ormai due al giorno.

Senza contare chi non denuncia - Un computo dal quale restano peraltro esclusi i casi di chi non si prende la briga di informare il sodalizio: e che sono, com'è ovvio, ancora maggiori. Un fenomeno scoraggiante: tanto che proprio nel 2014, a fronte di incrementi così netti, l'Acsi decise di scorporare dalle statistiche, fino a quel momento comprensive di qualsiasi tipo di telefonata fastidiosa, quelle espressamente "commerciali". Per sensibilizzare meglio le istituzioni e le compagnie telefoniche, riunite attorno a un tavolo a ottobre e sottoposte all'invito a prendere provvedimenti per quanto possibile immediati.

Mani legate dal punto di vista legale - «Siamo stati costretti a coinvolgerle - spiega Regazzoni – perché la maggior parte dei call center si trova all'estero: ed è intoccabile dal punto di vista legale. Non possiamo fare altro: le chiamate vanno fermate in entrata». Sunrise, Swisscom e upc cablecom hanno così nel frattempo raggiunto un'intesa per avviare un'azione congiunta. 

La soluzione: «Bloccare le telefonate in entrata» - Ancora incerti i modi; reale invece l'impegno a provare a identificare i call-center che operano illegalmente e a offrire agli utenti la possibilità di censurare le loro chiamate, su rete fissa e mobile. Attese entro dicembre le prime proposte di Swisscom; quanto agli altri, si parla di tempi non più lunghi di un anno. 

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