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ZURIGOCentrale nucleare di Beznau, Greenpeace: «scoprite le carte!»

12.05.16 - 15:29
L'organizzazione ambientalista ha esortato il gruppo energetico a spiegare pubblicamente cosa sta succedendo alla centrale
Centrale nucleare di Beznau, Greenpeace: «scoprite le carte!»
L'organizzazione ambientalista ha esortato il gruppo energetico a spiegare pubblicamente cosa sta succedendo alla centrale

ZURIGO - Greenpeace critica la mancanza di trasparenza di Axpo in relazione al reattore 1 della centrale nucleare di Beznau, fermo ormai da più di anno. Assieme ad altre 40 organizzazioni, chiede al gestore della centrale di scoprire le carte.

Il pubblico vuole sapere cosa sta succedendo a questa centrale nucleare "assai vecchia", ha dichiarato oggi davanti alla stampa a Zurigo Christian Engeli, responsabile delle campagne di Greenpeace Svizzera.

L'organizzazione ambientalista esorta il gruppo energetico a presentare presentarsi ad un hearing pubblico con la partecipazione di esperti indipendenti. Axpo viene invitata a dare una risposta entro il prossimo 13 giugno.

Il reattore numero 1 di Beznau, che con i suoi 47 anni di vita è il più vecchio impianto nucleare commerciale in funzione al mondo, è "spento" dal mese di marzo 2015, quando è stata avviata una grande revisione che avrebbe dovuto durare quattro mesi.

Durante la revisione sono state scoperte irregolarità nel materiale del contenitore primario - che è considerato il cuore del reattore - e i suoi responsabili si sono visti costretti a rimandare la riattivazione.

Queste irregolarità sono rappresentate da 925 micro-fessure di 5-6 millimetri di diametro, riscontrate all'interno del materiale del contenitore sotto pressione del reattore. Secondo quanto ha fatto sapere una settimana fa la stessa Axpo, queste anomalie sarebbero dei "difetti di fabbricazione": risalirebbero cioè al 1965, quando la cisterna fu realizzata in una fonderia francese.

Greenpeace ha presentato oggi i risultati di uno studio commissionato ad un istituto tedesco, che mette in discussione i metodi utilizzati dal gestore della centrale per valutare la sicurezza del reattore.

A causa dei difetti rilevati sulla copertura del reattore, Axpo si è vista costretta a posticipare a più ripresa la data della riattivazione, che in base alle ultime informazioni non sarà possibile prima della fine di quest'anno. Il reattore rimarrà quindi disattivato per almeno 16 mesi, con costi supplementari che la stessa Axpo ha calcolato in 200 milioni di franchi.

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