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BERNAMisure coercitive: ritiro iniziativa se approvato il controprogetto

23.04.16 - 10:37
Misure coercitive: ritiro iniziativa se approvato il controprogetto

BERNA - L"Iniziativa per la riparazione" che chiede giustizia e un indennizzo per le vittime di misure coercitive e collocamenti coatti sarà "molto probabilmente" ritirata se il Parlamento adotta il controprogretto. Lo ha dichiarato Guido Fluri, promotore del testo, in un'intervista pubblicato"Der Bund" e "Tages-Anzeiger".

In Svizzera, fino al 1981, decine di migliaia di persone sono state internate sulla base di decisioni amministrative, senza esame di un tribunale. Molte donne sono state sottoposte a sterilizzazione o costrette all'aborto, migliaia di bambini sono stati dati in adozione contro la volontà delle loro madri o collocati in istituti e costretti a lavorare senza remunerazione.

L'iniziativa "Riparazione a favore dei bambini che hanno subito collocamenti coatti e delle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale", depositata nel 2014 con 108'709 firme valide, propone l'istituzione di un fondo per risarcire le vittime di 500 milioni.

Il controprogetto del Consiglio federale prevede invece un fondo di 300 milioni a favore delle circa 12'000‐15'000 vittime (circa 20-25 mila franchi a testa a seconda del numero di persone che si annunceranno). "Se il Parlamento dovesse diminuire la somma a disposizione, manterremo la nostra iniziativa e andremo alla votazione", ha detto Fluri.

 

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