I docenti avrebbero paura della loro reazione. In Ticino? «Non ho mai sentito casi del genere», assicura (cautamente) la Divisione della scuola.
ZURIGO/LUGANO. Spesso i genitori vogliono avere l’ultima parola sulle note a scuola dei figli. Tanto che, dalle pagine della rivista Bildung Schweiz, un’insegnante della primaria ammette: «A volte do al bambino una valutazione meno severa solo perché mi lascino in pace». Lilo Lätzsch, presidente dell’Associazione zurighese dei docenti (Zlv), conferma: «Per paura di grosse discussioni con i genitori gli insegnanti fanno diventare un 4 un 4,5 e un 4,5 un 5», spiega.
Ma perché tanta paura? Secondo i rappresentanti dei docenti alcuni genitori minacciano conseguenze, come l'intervento di avvocati. C'è poi chi prende direttamente l'insegnante per il collo: «Questo determina in ogni caso dei provvedimenti», precisa Kathrin Scholl, vice direttrice dell'Associazione argoviese degli insegnanti (Alv).
E in Ticino? Emanuele Berger, direttore della Divisione della scuola del Decs, cautamente esclude l’esistenza di un problema di questo tipo. «Personalmente da noi non ho mai sentito casi di genitori che abbiano influenzato le note dei figli anche se non posso escludere che sia successo», afferma. La presenza dei familiari a scuola, del resto, non fa che diminuire con l’alzarsi dell’età dei figli: «Più sono piccoli più i genitori sono presenti poi pian piano la loro assiduità a scuola si riduce», spiega. Alla direzione della Divisione, tuttavia, non arriveranno tutti i problemi che si vivono sul campo, obiettiamo. «Certo ─ risponde Berger ─, ma se esistesse un problema grave arriverebbe fin qui. La questione dei rapporti con le famiglie è certo un tema importante, ma non è uno fra i problemi più pressanti e l’ipotetica influenza dei genitori sulle note nemmeno lo è».