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BERNA 150 anni di parità di diritti

17.01.16 - 20:04
Con il voto storico avvenuto il 14 gennaio 1866, gli ebrei di Svizzera hanno conseguito la libertà di domicilio. Schneider-Ammanm: "La nostra nazione non sarebbe la stessa senza di loro"
150 anni di parità di diritti
Con il voto storico avvenuto il 14 gennaio 1866, gli ebrei di Svizzera hanno conseguito la libertà di domicilio. Schneider-Ammanm: "La nostra nazione non sarebbe la stessa senza di loro"

BERNA - Con il voto storico avvenuto il 14 gennaio 1866, gli ebrei di Svizzera hanno conseguito la libertà di domicilio. L'anniversario è stato ricordato a Berna con una cerimonia, alla quale ha preso parte anche il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann.

"La Svizzera non sarebbe quella che è senza i suoi cittadini ebrei: un paese aperto e tollerante, con un'economia forte e una diversità culturale", ha dichiarato oggi Schneider-Ammann secondo il testo del suo discorso.

Il presidente ha evocato la situazione degli ebrei prima del voto del 1866. La Costituzione del 1848 riservava la libertà di domicilio agli svizzeri di confessione cristiana. Ciò mostra che "il rapporto dei nostri avi con la comunità ebraica era ambivalente", ha aggiunto.

Allora gli ebrei avevano il diritto d'istallarsi solo nei villaggi argoviesi di Endingen e Lengnau. L'ex consigliera federale Ruth Dreifuss è lei stessa originaria di Endingen.

Anche se il popolo ha accettato 150 anni fa con il 53,2% dei voti la parità dei diritti degli ebrei, "l'antisemitismo non è ancora totalmente scomparso nel nostro paese", ha sottolineato Johann Schneider-Ammann. Davanti a fatti, come gli attentati di Parigi del gennaio 2015, è comprensibile che la comunità ebraica senta il bisogno di essere protetta meglio.

Al termine del 2014, il Consiglio federale ha deciso di rinforzare i dispositivi di sicurezza del paese. Un gruppo di lavoro del Dipartimento della difesa e rappresentanti della comunità ebraica vogliono elaborare delle misure per proteggere meglio i circa 18'000 cittadini ebrei residenti in Svizzera.

Al termine del suo intervento, Schneider-Ammann ha fatto un parallelo tra nuovi rifugiati e gli ebrei. "Se questi migranti seguono l'esempio degli ebrei mostrando che vogliono integrarsi e restare nel nostro paese, allora si può trarre beneficio dalla migrazione".

In occasione della celebrazione di questo anniversario, saranno presentate opere di artisti ebrei in Svizzera. Una esposizione di foto realizzate da Alexander Jaquemet sarà mostrata in varie città del paese. Illustra la pluralità della popolazione ebrea attraverso ritratti di 15 personalità. Il cortometraggio "150 anni in 150 secondi" ricorda le principali tappe dell'emancipazione degli ebrei.

 

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COMMENTI
 

streciadalbuter 8 anni fa su tio
La stessa coa si puo`dire di israele?
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