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DISTRIBUZIONE AL DETTAGLIOLa paura dell'"aldizzazione"

15.01.16 - 18:18
In Svizzera la distribuzione al dettaglio teme un ulteriore abbassamento dei margini di guadagno. Ma basta il prezzo concorrenziale per attirare i clienti? Un esempio dal Paese di Aldi e Lidl
La paura dell'"aldizzazione"
In Svizzera la distribuzione al dettaglio teme un ulteriore abbassamento dei margini di guadagno. Ma basta il prezzo concorrenziale per attirare i clienti? Un esempio dal Paese di Aldi e Lidl

ZURIGO - Un anno fa la decisione che ha scioccato la Svizzera: la BNS decide di abbandonare la soglia minima di cambio di 1,20 franchi per un euro.

Una manna per i consumatori svizzeri, i brividi alla schiena per Migros, Coop e tutto il settore della grande distribuzione.

La paura di Aldi e Lidl - Ad un anno di distanza il Tages-Anzeiger dedica un articolo dal titolo "Die neue Angst vor der Aldisierung" ("La nuova paura di un'aldizzazione"), ossia di una rincorsa al ribasso dei prezzi che in Svizzera potrebbe avere conseguenze negative sui risultati d'esercizio e la tenuta di tutto il settore.

"Nessuno ha il coraggio di dire quanto sia grave la situazione" - Settore che sta passando un periodo molto difficile e che sta cercando di non lasciarsi andare alla disperazione. "Nessuno ha il coraggio di dirlo pubblicamente quanto sia cupa la situazione in realtà", ha dichiarato al Tages-Anzeiger un alto dirigente di una catena di supermercati che ha voluto preservare l'anonimato.

Gli scenari catastrofici - Una situazione così complicata che potrebbe portare a scenari catastrofici: diminuzione del numero di giorni di vacanze concessi ai dipendenti, licenziamenti, chiusura delle filiali nelle zone di frontiera, ossia nelle zone in cui la perdita di clienti si è fatta più incisiva.

Aldi e Lidl all'attacco di Migros e Coop come è avvenuto in Gran Bretagna - In questa situazione vi è poi lo spettro di una grande offensiva dei prezzi da parte di Aldi e Lidl, i due colossi tedeschi che in Svizzera sono presenti da ormai una decina d'anni. Nel Regno Unito, Aldi e Lidl, nei mesi e negli anni che hanno seguito l'ultima crisi finanziaria del 2011, hanno proceduto ad un attacco frontale contro il leader britannico Tesco, attraverso una battaglia dei prezzi senza precedenti, che ha avuto come conseguenza una crisi profonda di Tesco.

La Svizzera non è paragonabile al Regno Unito - In Svizzera si teme che tutto questo possa accadere anche da noi. Bisogna comunque dire che la realtà del Regno Unito non è paragonabile a quella Svizzera, dove Coop e Migros hanno una fascia di clientela molto fidelizzata e il mercato è molto più piccolo rispetto ad Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord. Inoltre Lidl e Aldi contano ognuna un centinaio di filiali, troppo poche per insidiare la leadership di Coop e Migros. 

Prezzi in calo nei supermercati svizzeri - In tutti i casi i prezzi della distribuzione al dettaglio in Svizzera sono diminuiti dell'1,3% in un solo anno. Prima dello choc dovuto alla fine del cambio fisso a 1,20 la diminuzione dei prezzi è stata dell'1% soltanto in un arco di tempo molto più esteso, ossia di 8 anni.

Prezzi in calo, costi del personale in aumento - Nell'ultimo anno Coop, Migros, Denner e altri supermercati hanno abbassato i prezzi per diverse centinaia milioni di franchi, erodendo così i suoi margini di guadagno. La spirale dell'abbassamento dei prezzi, che pare non avere fine, va a pari passo con un altro fattore da tenere in considerazione: l'aumento del costo del personale.

Il salario minimo - Aldi, Lidl e Denner hanno introdotto il salario minimo a 4000 franchi svizzeri. L'esempio in Svizzera lo hanno dato proprio i due giganti tedeschi della distribuzione, Aldi e Lidl. In seguito si sono adeguati gli altri. Come osserva il Tages-Anzeiger ora una dipendente di Lidl in Svizzera guadagna il 60 % in più del suo collega in Germania. Un paragone da tenere in considerazione se si vuole capire anche i motivi di un fenomeno che ha visto l'esplosione del numero di "turisti degli acquisti" nell'anno appena trascorso. Nel 2015 gli svizzeri hanno speso all'estero 11 miliardi di franchi.

Personale non più sostituito? - Cosa potrà succedere? Innanzitutto si risparmierà sul personale. Per esempio potrà capitare che i dipendenti impiegati nelle zone di frontiera non verranno più sostituiti.

Aumento di prodotti importati dall'estero - E per quanto riguarda la possibilità di contenere i costi del prodotto? Se così andranno avanti le cose, non è eslcuso che i supermercati svizzeri decidano di aumentare la loro quota di prodotti importati dall'estero. Denner, che importa il 15% del totale della sua cifra d'affari, sta già verificando la possibilità di aumentare la quota di importazione di prodotti dall'estero.

La trasformazione del concetto di supermercato - E mentre in Svizzera si teme l'aldizzazione, in Germania si sta assistendo ormai da qualche tempo ad un fenomeno nuovo, che sta modificando la struttura stessa della grande distribuzione tedesca. Dopo anni di concorrenza sui prezzi (inutile ricordare che 10 uova vengono vendute a 0,99 euro, un litro di latte 0,54 euro, mezzo chilo di pane dei toast a 0,55 euro, 500 ml di sapone liquido a 0,55 centesimi), i clienti tedeschi stanno conoscendo una nuova offerta che sta preoccupando non poco Aldi, Lidl e altri grandi discount tedeschi.

I prezzi bassi non bastano più - Da parte della concorrenza, in particolare da Rewe ed Edeka, due giganti della distribuzione al dettaglio (Edeka è il più grande di Germania) è stata riscoperta la qualità. Una qualità che si traduce non soltanto nella merce e nei prodotti offerti, ma che si manifesta attraverso un nuovo modo di fare supermercato. Come scrive la "die Zeit" in un articolo apparso sulla sua edizione online, ad attirare la clientela non son soltanto più i prezzi, ma anche l'offerta che va oltre il prodotto. A giocare un ruolo importantissimo sono il contatto e il servizio alla clientela, la preparazione, la gentilezza e la disponibilità del personale, la forma e la struttura del supermercato e quella che gli esperti di marketing chiamano la "Einkaufserlebnis" (Esperienza dell'acquisto). In una società che ha dato addio alla "comunità", si preferisce quindi il contatto umano alla automatizzazione delle casse.

Il trattore vicino agli scaffali dei prodotti biologici - Alla standardizzazione dell'esposizione dei prodotti di Aldi e Lidl, la concorrenza offre al cliente la possibilità di fare dell'acquisto un'esperienza unica, interessante, divertente e tutta da godere con gli occhi e con il palato. E allora capita che all'interno di un supermercato Rewe, accanto agli scaffali dei prodotti biologici, vi sia parcheggiato un vecchio trattore rosso scintillante e poco più in là un piccolo orticello con verdura fresca profumata.

Tra gli scaffali serviti ai tavoli - Oppure da Edeka può capitare che, tra gli scaffali e il bancone del pesce o della carne, ci si possa sedere ad un tavolo e farsi servire da personale sorridente e disponibile un filetto grigliato o del buon pesce, che verranno accompagnati con del vino adeguato alla pietanza scelta, con tutti i consigli del caso.  E arrivati alla cassa? Una cassiera sorridente che saluta con gentilezza e chiede al cliente come sta. 

 

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COMMENTI
 

comp61 8 anni fa su tio
sarebbe da capire come mai quando vado alla manor che è la piu cara, è sempre pieno di gente.... Poi di certo non piangerò per un supermercato: anche migros ha fatto chiudere delle botteghe. Comunque sono convinto che alla fine ne rimarrà solo 1. I più forti compreranno tutti e tutto in tutti i settori. Certo che mangiare la roba crucca.... contenti voi....

Mac67 8 anni fa su tio
Ben Venga l'effetto "Aldizzazione " Non vado da Aldi, ma mi rallegro se smuove la distribuzione ! Paghiamo mediamente più del 150% fino al 300% dei prezzi europei. Questo grazie ai cartelli degli importatori. E' un bene che ci sia un impulso verso il basso dei prezzi, anzi dovrebbero entrare 10 altre catene! A questo punto chi fornisce Migros, Coop, Manor, dovranno abbassare i prezzi e con la concorrenza i cartelli verrebbero mitigati

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Ottima analisi, mi permetto di aggiungere che con i minori guadagni la prima cosa che faranno sarà di abbassare gli stipendi per equipararli a quelli europei, come i prezzi della merce... Viva l'aldizzazione!

Mac67 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ottima osservazione, peccato che dal 1 gennaio 2016 è in vigore il contratto normale per il settore della vendita al dettaglio. Il minimo senza formazione AFC è di 3010 CHF , mentre ALDI paga 4000 CHF come salario minimo. Quindi posto che non puoi agire sul costo del personale, costi fissi, cosa rimane ... fornitori ... ti pare ? A quel punto se entrassero più attori , i fornitori dei tre storici supermercati sarebbero sotto pressione perdere mercato o ridurre i margini ? L'unico mercato in Svizzera che ha prezzi inferiori all'europa è il mercato dell'elettronica, dove vige un regime di concorrenza e iva più bassa Ti ricordo che qui si ragiona in lordo, mentre in Italia al netto del prelievo fiscale del 67% che paga il datore di lavoro Quindi La maggior parte del guadagno lo assorbono il cartello di distributori, che andrebbero messi sotto pressione e potremmo avere gli stessi prezzi italiani o anche minori visto che l'IVA a livello EU è stabilita tra 15-25 percento, e in Italia il tasso applicato è del 22% contro 8% svizzero i

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a Mac67
Mnnn, se l'aldi paga di più per sua scelta,nulla le impedisce di abbassare quando ha voglia. E infatti, se non sbaglio fino a poco tempo fa dava stipendi da fame, a qunto era emerso da alcune proteste dei lavoratori. E non farei nemmeno una forte affidabilità sui conratti collettivi perché quando vogliono cambiarli li denunciano e passa del tempo finché trovano un nuovo accordo... naturalmente a prestazioni inferiori... :-(

vulpus 8 anni fa su tio
Non c'è paragone. nessuno regala niente. la qualità avrà sempre un prezzo superiore alla vendita banalizzata.

Gus 8 anni fa su tio
Ogni tanto faccio anche degli acquisti da Aldi e Lidl e sicuramente tutto è più conveniente rispetto a Migros o Coop, anche se mancano alcuni prodotti. A proprosito diMigro se Coop bisogna dire che al momento della comparsa di Aldi e Lidl in Svizzera (in Tiicno per quanot mi riguarda) hanno attivato delle promozioni particolari con molte azioni di ribassi e a met`aprezzo di prodotti di consumo comune e giornaliero. Da un anno e mezzo-due queste interessanti azioni di questi prodotti non vengono più proposte. A seguito di ciò ora questiprodotti li compero di nuovo da Aldi o Lidl. Ho quindi l'impressione che Migros e Coop, così facendo, abbiano dapprima cercato di mantenere certi clienti e poi di ritornare al vecchio prezzo. Spero quindi che molti clienti abbiano giustamente di nuovo abbandonato "gli svizzeri" approfittatori per ritornare ai "tedeschi"

dino 8 anni fa su tio
Tutti parlano di guadagno e nessuno pensa a chi produce quello che tutti mangiano. Penso solo alla verdura e alla carne, che margini hanno coop e migros. e cosa pagano ai produttori? aldi e lidl almeno al produttore pagano il giusto senza guadangarci in modo osceno non pagando il prezzo giusto!!!

gabola 8 anni fa su tio
il bello è che nell'articolo nessuno parla di perdite ma diminuzione del guadagno!!!una domanda mi viene spontanea,ma allora fin ora cosa ci guadagnavano?ora finito il periodo delle vacche grasse? premetto per mia scelta alla lidl o al aldi non ci vado ma ben vengano,un po di concorrenza x rimettere i piedi per terra,purtroppo i piccoli negozi di paese avranno i loro problemi

bubi_67 8 anni fa su tio
Coop e Migros non sono delle cooperative dove il cittadino è il proprietario? Dove non si deve fare utile ma garantire la copertura dei costi e la qualità? E allora perché utili sempre e comunque? Perché abbassare i prezzi dei prodotti che non vanno o hanno poco mercato? Perché aumentare nettamente i prezzi dei prodotti che invece funzionano?

Bibo 8 anni fa su tio
Chi ci perde di più in questa sitazione sono i piccoli negozi di Paese, tanto importanti non solo per gli anziani o quelli che non hanno possbilità di spostarsi ma anche come punto d'incontro. Migros e Coop abbassando i prezzi e risparmiando un po' qua e un po' là riescono comunque a cavarsela ma i piccoli no, la cifra d'affari non è sufficiente per margini così risicati... Ma forse un giorno la gente si accorgerà che i 10-20cts in meno non compensano la comodità...

bubi_67 8 anni fa su tio
Risposta a Bibo
Posso assicurarti che anche in città ci sono ancora piccoli negozi a conduzione familiare, con prodotti di alta qualità, a prezzi onesti e corretti e con prodotti di marca allo stesso prezzo o anche meno delle varie Migros e coop

Bibo 8 anni fa su tio
Risposta a bubi_67
Sì, ma oramai si contano sulle dita di una mano. Nei medi-grossi centri forse se la cavano ma nei Paesini sono quasi spariti, la gente pretende assortimenti ampi come nei supermercati ma poi ci vanno solo per il latte o il burro quando restano senza...

bubi_67 8 anni fa su tio
Sull'altare dell'utile a tutti i costi le aziende bastonano i collaboratori. I collaboratori a loro volta devono fare di necessità virtù e si arrangiano anche loro come possono, andando a cercare quello che gli occorre dove costa meno e offre la medesima qualità.. Il problema è che il vecchio si riforniva dal tuo datore di lavoro e ora non lo può più fare perché continua a perdere clienti, mentre il nuovo non si è mai servito dal tuo datore di lavoro..... Morale: il cerchio si sta chiudendo, l'utile a tutti i costi ha tolto potere d'acquisto e ora della grattano!

Climb 8 anni fa su tio
alla coop si trova la qualità che l'aldi non offre

USS Cole 8 anni fa su tio
Risposta a Climb
Perfettamente d'accordo... Il problema è fare la spesa per 5 persone alla coop... ad un certo punto si valuta il risparmio visto che di aumenti salariali o adeguamenti al rincaro non ci sono più!!

bubi_67 8 anni fa su tio
Risposta a Climb
Non confondere prodotto di marca con quale

bubi_67 8 anni fa su tio
Risposta a bubi_67
Scusa qualità
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