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BERNAImpianti di risalita: la stagione non comincia bene

06.01.16 - 15:43
A fine dicembre il calo era dell’11,1% rispetto all’anno precedente
Ti Press
Impianti di risalita: la stagione non comincia bene
A fine dicembre il calo era dell’11,1% rispetto all’anno precedente

BERNA - Trova ora conferma nelle cifre il difficile inizio della stagione invernale 2015/2016 per gli impianti di risalita svizzeri più volte segnalato negli scorsi giorni. A fine dicembre il loro fatturato risultava in calo dell'11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nonostante un numero di ospiti leggermente superiore (+1,5).

Il cattivo inizio è dovuto a un mese di dicembre inabitualmente avaro di neve, con precipitazioni pressoché nulle e temperature eccezionalmente miti, indica in una nota odierna l'associazione di categoria Funivie Svizzere. Fra le ragioni dell'opposta tendenza tra ospiti e fatturato essa rileva il fatto che molte imprese hanno accolto più escursionisti con biglietti singoli vendendo però meno giornaliere, più lucrative.

Poiché già le cifre del 2014 erano nettamente al di sotto della media, "questo inizio di stagione dev'essere considerato particolarmente difficile", commenta Funivie Svizzere. Le nevicate di inizio gennaio ridanno tuttavia "una certa speranza" ai responsabili degli impianti.

La riduzione del volume d'affari riguarda tutte le regioni a nord delle Alpi salvo l'Oberland bernese (+0,2%), con punte negative per il Vallese (-17,3%) e i Grigioni (-14,2). Per il Ticino Funivie Svizzere non fornisce indicazioni.

Assai meno univoche sono invece le percentuali per quanto riguarda gli ospiti. Vallese e Grigioni sono solo leggermente in negativo (rispettivamente -3,4% e -3,8%), mentre le Alpi vodesi e friburghesi segnano un calo del 28,7%. D'altro canto, nell'Oberland bernese si registra un +22% e nella Svizzera orientale addirittura un +28,6%, perché molte imprese hanno potuto approfittare della neve precoce di novembre e aprire gli impianti durante i weekend, cosa che non era stata possibile l'anno precedente. Anche in questo ambito nessuna indicazione per il Ticino.

Gli ospiti - rileva ancora l'associazione di categoria - hanno potuto beneficiare di un'offerta di piste certo ridotta, ma molto buona sul piano qualitativo, cosa resa possibile soltanto grazie all'innevamento artificiale, la cui "enorme importanza" ha trovato una volta ancora conferma. Le imprese hanno inoltre "creato innumerevoli offerte alternative indipendenti dall'innevamento", come discese per monopattini, escursioni al chiaro di luna o pattinaggio sui laghi gelati. "Abbiamo visto in modo impressionante la (loro) capacità d'iniziativa e la flessibilità", commenta Ueli Stückelberger, direttore di Funivie Svizzere, citato nella nota.

 

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