In dicembre si registra un aumento considerevole di banconote da 1.000 franchi. Una possibile spiegazione: pagare meno tasse sul patrimonio
BERNA - C'è un fenomeno sconosciuto ed invisibile che si ripresenta ogni anno: l'aumento delle banconote da mille franchi in circolazione. Tale incremento si osserva in modo particolare nel mese di dicembre. Nell'ultimo mese del 2014, stando ai dati forniti dalla Banca Nazionale Svizzera (BNS), sono state 40.536.114 le banconote da 1.000 circolate, corrispondenti a circa due milioni in più rispetto a novembre 2014. Nel gennaio di quest'anno il numero di biglietti da 1.000 è diminuito, portandosi a 40.361.522.
L'interpellanza - Il 13 dicembre di due anni fa, la consigliera nazionale Margret Kiener Nellen, figlia di Otto Kiener, che fu sindaco UDC di Bolligen, in un'interpellanza osservò come il 60,4% del denaro contante in circolazione (circa 60 miliardi di franchi) sia costituito da questo mezzo di pagamento. Una situazione di per sé anomala e che all'estero ha spinto le autorità all'intervento. Nel Regno Unito l'agenzia britannica contro la criminalità organizzata ha constatato in occasione di inchieste che oltre il 90 % della domanda di banconote da 500 euro proviene da cerchie criminali. Il governo del Regno Unito ha pertanto ritirato queste banconote dalla circolazione. Diversi paesi hanno soppresso le loro banconote di grosso taglio e anche la Banca centrale europea ha esaminato la opportunità di abolire la banconota da 500 euro.
Il pericolo riciclaggio - Già allora, la consigliera nazionale bernese chiedeva al Consiglio federale se esso non ipotizzasse scopi criminali dell'impiego della banconota da 1.000 franchi, ad esempio allo scopo di commettere una sottrazione d'imposta o di riciclare denaro. Il Governo federale, nella sua risposta del 12 febbraio del 2014, rispondeva che il denaro contante riveste funzioni centrali per l'economia pubblica e che vi sono meccanismi che prevengono l'eventuale utilizzo di banconote a fini criminali. Infatti gli intermediari finanziari devono rispettare le disposizioni della legge sul riciclaggio di denaro (LRD) e vi è l'obbligo di gestire i pagamenti tramite un intermediario finanziario sottoposto alla LRD in caso di operazioni di acquisto superiori ai 100mila franchi.
"Movimenti di denaro per risparmiare imposte sulla sostanza" - Sull'aspetto riguardante la sottrazione d'imposta, il Governo federale non diede risposta. Il professore di economia all'Alta Scuola della Svizzera Occidentale e docente privato dell'Università di San Gallo, Mathias Biswanger, ritiene, in tutti i casi, che "i movimenti di denaro contante che si registrano in dicembre hanno a che fare principalmente con le imposte". C'è chi, infatti, in dicembre effettua prelievi importanti in denaro contante dal proprio conto per far sì che, con l'estratto conto di fine anno, utile alla dichiarazione delle imposte, il saldo sia più basso. In questo modo, il contribuente ha la possibilità di pagare meno imposte sul patrimonio (chiamata "sostanza"). A dire la verità non vi sono grandi possibilità di risparmio, anche perché nella maggioranza dei cantoni l'aliquota dell'imposta sul patrimonio è molto bassa.
Commercio natalizio - Il portavoce della Banca Nazionale Svizzera, Walter Meier, ha dichiarato a 20 Minuten che "sulle motivazioni di questo aumento si possono soltanto fare delle speculazioni". "E' possibile che questo aumento si deve al commercio natalizio e che i regali più grandi siano pagati in contanti con banconote da mille franchi".
Bonus e tredicesime PMI - Secondo Marc Parmentier, esperto del settore bancario di Comparis.ch, potrebbe anche darsi che nelle PMI vengano pagati bonus e tredicesime in contanti con pezzi da mille franchi.
Mancanza di fiducia nel sistema bancario - C'è comunque un altro fattore che potrebbe spiegare l'aumento delle banconote da 1000 franchi in circolazione, ossia i tassi di interesse, scesi ormai a livello zero e alla mancanza di fiducia da parte di molti nel sistema bancario. "Dopo il fallimento di Lehman Brother nell'autunno del 2008 si è assistito ad un aumento di denaro contante di circa cinque miliardi di franchi", ha dichiarato Walter Meier, portavoce della BNS. Un aumento di denaro contante, tra cui molte banconote da 1.000 franchi, si è anche osservato con l'inizio della crisi dell'euro nel 2010.