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FRANCIA/SVIZZERAQuattro settimane per reagire alle stragi

18.12.15 - 18:04
Gli operatori turistici hanno confermato un ritorno alla normalità per il settore: gli svizzeri tornano a Parigi
Quattro settimane per reagire alle stragi
Gli operatori turistici hanno confermato un ritorno alla normalità per il settore: gli svizzeri tornano a Parigi

PARIGI - A un mese dagli attentati di Parigi gli operatori turistici stanno registrando un ritorno delle prenotazioni nella capitale francese. Gli addetti del settore svizzeri hanno dovuto gestire molte cancellazioni solo dopo i giorni successivi al 13 novembre, ora si sta vivendo una certa ripresa. Le cifre, tuttavia, rimangono al di sotto della norma stagionale.

Le agenzie - "Abbiamo notato un calo delle prenotazioni nel mese di novembre," ammette la portavoce di Railtour Liliane Rotzetter, sottolineando che secondo diversi studi, "questo tipo di tragedia ha un impatto sul comportamento delle persone fino a circa quattro settimane dopo l’evento".

Si rileva inoltre una lieve diminuzione del volume delle prenotazioni nel mese di dicembre rispetto allo scorso anno, ma tuttavia, "questo mese è di bassa stagione, quindi in genere ci sono meno richieste".

Tutto questo è confermato da Prisca Huguenin-dit-Lenoir, portavoce di Hotelplan Svizzera: "Parigi non è più nella top 3 delle destinazioni, e, inoltre, non è una destinazione di punta per il Natale. L'alta stagione riparte in primavera”.

E ancora TUI. "Noi abbiamo al momento pochissime richieste e prenotazioni per Parigi. La destinazione non è, purtroppo, richiesta per San Silvestro, la tendenza spinge piuttosto ad andare ad Amsterdam", spiega la portavoce Bianca Schmidt, senza dare cifre. Non è stato possibile avere informazione da Kuoni, irraggiungibile.

Le cancellazioni - Per quanto riguarda i turisti che avevano già prenotato il loro soggiorno a Parigi, inizialmente annullavano il loro viaggio, invece ora la situazione sembra essere tornata alla normalità.

"Le cancellazioni o i rinvii di viaggio sono diminuiti già dopo una settimana, non è più un problema", dice Liliane Rotzetter. "Non sono mai aumentati," aggiunge Bianca Schmidt, affermando che le modifiche alle prenotazioni per i viaggi verso Parigi sono rare. Il fenomeno è stato confermato anche da chi gestisce i trasferimenti con il TGV. “Tre giorni dopo gli attacchi il calo delle vendite ha avuto un picco, più passano i giorni più la situazione torna verso la normalità”.

Tutte le società avevano offerto la possibilità di annullare o posticipare i soggiorni nella capitale francese senza alcun costo aggiuntivo fino a circa la metà di novembre.

L'economia francese - Le stragi jihadiste di venerdì 13 novembre a Parigi rischiano di avere un effetto negativo sulla ripresa che sarà comunque "limitato e temporaneo". È quanto riferisce l'Insee, l'Istituto Nazionale di statistica, secondo cui l'impatto degli attentati sull'attività economica sarà dello 0,1% del Pil, pari a circa due miliardi di euro. Le stime sulla crescita sono state riviste al ribasso per il quarto trimestre (0,2% contro lo 0,4% iniziale). Ma quelle su base annua rimangono comunque invariate all'1,1%.

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