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ZURIGOSempre più social, sempre più soli

21.10.15 - 07:47
Molti i giovani che, nonostante i molti amici su Facebook, si sentono soli
Sempre più social, sempre più soli
Molti i giovani che, nonostante i molti amici su Facebook, si sentono soli

ZURIGO - I contatti faccia a faccia sono importanti, sottolinea una psicologa canadese. In Svizzera, per fortuna, guardarsi negli occhi è ancora una priorità, rassicurano gli esperti.
Con un computer o uno smartphone con sé, molte persone sarebbero capaci di vivere soli su un’isola remota. I media digitali, infatti, li collegano con il resto del mondo. È proprio questo a preoccupare la psicologa canadese Susan Pinker. Nel suo nuovo libro “The Village Effect” (“L’effetto villaggio”), la studiosa lamenta: "Non siamo mai stati così ben connessi prima d’ora, ma, allo stesso tempo, non siamo mai stati così soli".

Pinker, in particolare, osserva quanto sia importante che le persone comunichino faccia a faccia. Ciò, infatti, rende felici e aumenta l’aspettativa di vita. La psicologa zurighese Laura Tscharner si trova spesso a seguire giovani che "nonostante i molti amici su Facebook si sentono soli". Parlarsi guardandosi negli occhi, precisa invece, assicura un legame più profondo. "L’essere umano ha bisogno della voce, della mimica e dei gesti di chi ha di fronte", precisa Tscharner. "Il fatto di ricevere informazioni attraverso più canali sensoriali si ripercuote positivamente sulla nostra vita emotiva", aggiunge lo psicologo Thomas Steiner.

Per gli esperti, tuttavia, la situazione non è poi così terribile in Svizzera. I contatti sociali diretti, infatti, da noi sono ancora molto marcati, come segnala la psicologa dei media della Scuola universitaria professionale delle Scienze applicate (Zhaw), Sarah Genner. "I canali di comunicazione digitali hanno più una funzione suppletiva che sostitutiva", conclude. 

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