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BASILEA CITTÀUranio altamente arricchito di un "minireattore" portato negli Usa

17.09.15 - 16:15
Uranio altamente arricchito di un "minireattore" portato negli Usa

BASILEA - Poco più di due chili di uranio altamente arricchito di un reattore nucleare di ricerca non più funzionante dell'Università di Basilea sono stati portati negli Usa, paese da cui provenivano originariamente. Lo ha comunicato oggi la stessa Università precisando che negli Stati Uniti l'uranio deve essere trasformato in materiale inoffensivo sul piano militare.

Il reattore di ricerca AGN-211-P di produzione americana è stato trasferito nel 1959 a Basilea e, dal suo spegnimento nel 2013, si trovava nella cantina del Dipartimento di fisica della locale università.

L'operazione di riportare 13 elementi di uranio combustibile irradiato rientra in un programma dell'amministrazione della sicurezza nucleare americana. Il trasporto del materiale è avvenuto in container speciali per via fluviale e poi marittima prima di giungere in un impianto a Savannah River, nella Carolina del Sud. Il "rimpatrio" dei 2,2 chili di uranio è stato gestito in stretta collaborazione dalle autorità svizzere e americane.

Il reattore di ricerca era il più vecchio reattore nucleare della Svizzera che l'Università di Basilea aveva acquistato da una ditta americana. Precedentemente era stato istallato sotto l'"Atomium" all'esposizione universale di Bruxelles.

Per lo smantellamento del reattore il governo cantonale aveva accantonato 10 milioni di franchi. Secondo le recenti informazioni dell'Università, il cantone di Basilea Città si fa carico da sola di questi costi, dal momento che il reattore fu istallato quando l'Università era sostenuta dal solo Cantone di Basilea Città.

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