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SVIZZERAGioventù e rischi dei media, forum con Berset

07.09.15 - 11:08
Gioventù e rischi dei media, forum con Berset

BERNA - Educare, formare e regolamentare: queste le parole d'ordine lanciate oggi dal consigliere federale Alain Berset al 3° forum nazionale per la protezione dell'infanzia e della gioventù dai rischi dei media, aperto a Berna.

Quasi la totalità (98%) dei giovani in Svizzera tra i 12 e i 19 anni possiede uno smartphone, il 76% un proprio computer. Tra il 2010 e il 2014 la proporzione di giovani che utilizzano Internet in maniera mobile è più che quintuplicata, passando dal 16% all'87%.

Questa rapidissima evoluzione delle nuove tecnologie della comunicazione, il loro uso sempre più precoce da parte dei bambini e l'accessibilità quasi universale di Internet, pongono sfide alla protezione dell'infanzia e della gioventù sia a livello educativo che normativo. Per farvi fronte è necessario sviluppare le competenze dei giovani e degli adulti e adeguare in modo appropriato il quadro legale. Al forum di Berna partecipano 350 esperti.

Nel mondo dei media tutto evolve molto rapidamente: non solo la tecnologia, ma anche i comportamenti e le abitudini. La frequenza con cui si utilizzano Internet, le reti sociali o i videogiochi è in costante crescita e i bambini vi si confrontano sempre più precocemente. Questo incide sulle relazioni sociali dei giovani e sullo sviluppo della loro identità. Seguire i bambini e i giovani nella scoperta del mondo digitale e trovare il giusto equilibrio nei messaggi di prevenzione rappresentano dunque una sfida sempre più rilevante.

Se da un lato i nuovi media presentano un certo numero di rischi, quali l'accesso a contenuti inappropriati (ad esempio violenti o pornografici), il cyberbullismo e gli abusi sessuali, d'altro canto, ha sottolineato Berset, essi offrono anche diverse opportunità, in particolare per quanto concerne le possibilità di apprendimento e di sviluppo.

Un sistema efficace di protezione dell'infanzia e della gioventù deve dunque tenere conto sia degli aspetti positivi e delle competenze da potenziare che dei rischi da prevenire.

Dal 2011 ad oggi la Confederazione si è associata a Swisscom, alla Swiss Interactive Entertainment Association e alla Jacobs Foundation per portare avanti il programma nazionale Giovani e media. Dopo un primo bilancio della situazione in Svizzera, sono state sviluppate diverse misure di sensibilizzazione rivolte ai genitori, agli insegnanti e alle persone con compiti educativi.

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