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AttualitàPMI: Investimenti ostacolati dalle regolamentazioni

01.09.15 - 11:37
Le leggi e le normative entrate in vigore fra il 2009 e il 2014 hanno parzialmente bloccato gli investimenti
PMI: Investimenti ostacolati dalle regolamentazioni
Le leggi e le normative entrate in vigore fra il 2009 e il 2014 hanno parzialmente bloccato gli investimenti

ZURIGO - Per le piccole e medie imprese (PMI) il principale ostacolo agli investimenti è rappresentato dalle regolamentazioni: un'azienda su tre interrogata nell'ambito di uno studio di Credit Suisse dichiara che le leggi e le normative entrate in vigore fra il 2009 e il 2014 hanno ostacolato in modo importante se non decisivo i progetti d'investimento.

Quale secondo fattore negativo viene citato il clima di incertezza economica e politica, mentre il terzo elemento d'ostacolo è rappresentato dalla la carenza di know-how o di personale specializzato, si legge nella ricerca pubblicata oggi. Hanno invece solo un ruolo marginale i finanziamenti insufficienti.

Le PMI continuano peraltro a dare buoni voti alla piazza economica svizzera. L'indicatore che riassume il giudizio legato all'importanza e all'influenza esercitata dai vari fattori di successo si è attestato a 3,28: sopra il valore di 3 le condizioni quadro vengono complessivamente giudicate come adeguate per il successo aziendale. Dal 2012 è tuttavia stata riscontrata una lieve flessione.

Non si tratta ancora di un dato allarmante - commentano gli economisti di Credit Suisse - ma è opportuno prestare maggiore attenzione alla questione. In futuro la valutazione della piazza economica svizzera a cura delle PMI potrebbe subire un nuovo deterioramento: sono infatti soprattutto le imprese operanti nell'industria e nel commercio a presupporre che sul medio periodo i fattori di successo potrebbero svilupparsi in modo sfavorevole.

Secondo il sondaggio, si rivela indispensabile intervenire soprattutto nell'ambito del contesto economico e delle condizioni quadro normative che, dopo il capitale umano, incidono in misura maggiore sul successo di una PMI. E mentre il contesto economico può essere influenzato solo limitatamente dalle imprese, nel caso delle condizioni quadro normative urge l'intervento del mondo politico. Da quattro anni ormai, le PMI intervistate nell'ambito del sondaggio sollevano il problema dell'eccessiva regolamentazione. Ragion per cui l'introduzione di misure orientate a sgravare le imprese dovrebbe costituire la massima priorità della politica svizzera, sostengono gli analisti di Credit Suisse.

Da inizio anno molte PMI combattono inoltre contro il franco forte. Secondo il sondaggio, la recente rivalutazione potrebbe comportare conseguenze ancor più gravi di quelle prodottesi nel 2010/2011. Il 40% delle PMI intervistate conta pertanto di doversi confrontare, a seguito della rivalutazione della valuta nazionale di quest'anno, con un calo in termini di fatturato e di margine. Il 30% prevede invece una perdita a livello di competitività e il 20% ha già considerato di operare tagli negli investimenti.

Il sondaggio è stato condotto fra marzo e aprile e ha visto coinvolte 497 PMI di tutte le regioni del paese.

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