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BERNACaso Karimova, la Svizzera blocca un altro conto

22.08.15 - 14:38
La richiesta del blocco di un altro conto bancario è giunta dagli Stati Uniti. La figlia maggiore del presidente uzbeko Islam Karimov è sospettata di riciclaggio
Caso Karimova, la Svizzera blocca un altro conto
La richiesta del blocco di un altro conto bancario è giunta dagli Stati Uniti. La figlia maggiore del presidente uzbeko Islam Karimov è sospettata di riciclaggio

BERNA - La Svizzera ha disposto il blocco di un altro conto bancario, su richiesta degli Stati Uniti, nell'ambito della vicenda che coinvolge Gulnara Karimova, figlia maggiore del presidente uzbeko Islam Karimov, per sospetto riciclaggio di denaro in relazione a operazioni sul mercato delle telecomunicazioni del suo Paese.

La notizia, pubblicata oggi dal quotidiano "Neue Zürcher Zeitung", è stata confermata all'ats dal portavoce dell'Ufficio federale di giustizia Raphael Frei.

La richiesta è stata presentata dagli USA il 27 marzo e il blocco è stato disposto lo scorso 10 giugno, ha aggiunto il portavoce, che non ha potuto fornire informazioni in merito all'ammontare del patrimonio presente sul conto in questione.

La cifra - ha precisato - è comunque sicuramente inferiore ai 640 milioni di dollari menzionati dal giornale americano "Wall Street Journal". È possibile che si tratti in parte degli stessi fondi già congelati dal Ministero Pubblico della Confederazione (MPC).

In Svizzera la donna, assieme ad altre persone, è infatti indagata dalla Procura federale per riciclaggio: ciò ha già portato alla confisca di valori patrimoniali pari ad oltre 800 milioni di franchi svizzeri. Si tratta di fondi che potrebbero provenire da operazioni presumibilmente illegali nel mercato uzbeko delle telecomunicazioni.

L'inchiesta elvetica era stata avviata nel luglio 2012 contro quattro cittadini uzbeki che intrattenevano legami personali e d'affari con la figlia del presidente Karimov. Allora la donna era rappresentante permanente dell'Uzbekistan presso le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali a Ginevra e godeva dell'immunità diplomatica.

A lungo considerata l'erede designata al "trono" uzbeko, la Karimova - accusata in patria di corruzione - è caduta in disgrazia agli occhi del padre, che l'ha rimossa dalla funzione di ambasciatrice presso l'ONU facendone quindi cadere anche l'immunità.

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