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BERNAsyndicom guarda con scetticismo a una joint-venture tra Ringier, SSR e Swisscom

17.08.15 - 16:42
syndicom guarda con scetticismo a una joint-venture tra Ringier, SSR e Swisscom

BERNA - "Il fatto che le aziende mediatiche svizzere si debbano muovere sempre più verso piattaforme globali ed elettroniche a causa del crescente spostamento della pubblicità, è comprensibile e noto da tempo. La domanda che sorge, tuttavia, è se con questa joint-venture programmata si riesca davvero a fermare il deflusso di denaro per la pubblicità verso motori di ricerca e social network". È quanto si domanda syndicom, che tutela i diritti dei professionisti del settore svizzero dei media e della comunicazione.

"Inoltre - scrive il sindacato in una nota odierna - sussiste il pericolo che attraverso questa unione, gli altri media del print e online -soprattutto minori- faranno ancora più fatica a generare il denaro promozionale per il finanziamento delle proprie prestazione pubblicistiche. Con ciò la pluralità della stampa finisce ancor più sotto pressione, dal momento che la torta della pubblicità da spartire difficilmente aumenterà di volume".

Per syndicom, guardando ai partner di questa coalizione, verrebbe da pensare che i soldi della pubblicità debbano essere impiegati per rafforzare la qualità della pubblicistica, per promuovere la pluralità e la qualità della stampa e per garantire delle buone condizioni di lavoro in tutti i media. "Le aziende che partecipano a questa joint-venture - aggiungono - devono dunque farsi garanti che gli introiti della pubblicità verranno investiti nelle prestazioni pubblicistiche e che verranno utilizzati per finanziare dei posti di lavoro con delle buone condizioni di lavoro nelle redazioni".

Un possibile compromesso proposto è quello di "chiedere una tassa su questi introiti pubblicitari alle aziende mediatiche e a distributori come Google oppure a questa prevista joint-venture. A questa si potrebbe aggiungere una tassa sulla trasmissione dati per servizi web, che valutano commercialmente le prestazioni giornalistiche di terzi. Combinando queste due misure futuristiche, potrebbero essere messi a disposizione degli incentivi allo sviluppo di media degni di un sistema democratico. (cfr. syndicom-presa di posizione sul documento di posizione del Partito socialdemocratico del 2013)".

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