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BERNAImmigrati ben integrati nel mondo del lavoro

02.07.15 - 19:07
Nei paesi OCSE il 17% dei migranti si ritiene discriminato, mentre in Svizzera solo il 9%
Immigrati ben integrati nel mondo del lavoro
Nei paesi OCSE il 17% dei migranti si ritiene discriminato, mentre in Svizzera solo il 9%

BERNA - In Svizzera i migranti sono ben integrati nel mondo del lavoro, rispetto agli altri paesi dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dell'Unione europea: il 76% ha una professione, contro il 62% negli altri paesi. È quanto emerge dall'ultimo studio dell'OCSE sull'integrazione dei migranti. Problematici invece il tasso di povertà e le possibilità di formazione.

In Svizzera è pure più facile che trovino un lavoro adatto alle loro qualifiche: nei paesi OCSE il 35% dei migranti svolge un lavoro per cui è troppo qualificato, mentre nella Confederazione solo il 17%.Anche per quanto riguarda le discriminazioni la situazione risulta migliore: nei paesi OCSE il 17% dei migranti si ritiene discriminato, mentre in Svizzera solo il 9%. Ii figli in molti paesi europei hanno il sentimento di essere considerati ancora migranti, mentre solo uno su venti in Svizzera ha la stessa impressione.

La maggioranza dei confederati inoltre considera che i migranti abbiano un influsso positivo sull'economia. Solo l'11% ritiene invece che l'impatto sia negativo, mentre in Europa la percentuale sale al 25%.

Per quanto riguarda le condizioni economiche permangono grandi differenze: nel 2013 un quarto dei migranti viveva con un reddito inferiore al 60% dei salario mediano , contro un sesto delle persone nate in svizzera. Anche le condizioni abitative risultano peggiori per i migranti. Altro punto dolente: le opportunità di formazione. I giovani migranti provenienti da famiglie svantaggiate hanno poche possibilità di successo a scuola: solo il 4% sono considerati buoni allievi, contro il 10% nei paesi dell'OCSE. Fra i giovani nati in svizzera la percentuale sale al 17%. Queste differenze si ripercuotono anche nell'accesso agli studi superiori: i figli di migranti sono meno numerosi degli altri.

ats ansa

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